Nelle stagioni a Liverpool viaggiava a 25-30 passaggi di media a partita, quest’anno fa 37,8 passaggi per incontro, con una percentuale di riuscita superiore all’80%. 23:40 – Come riporta Sky Sport, nella giornata odierna ci sarebbero stati dei contatti fra Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain: il tecnico del Chelsea avrebbe rassicurato l’argentino sulla buona riuscita dell’operazione, chiedendogli solo di pazientare qualche giorno. Per il consumatore clicca qui per i Moduli, Condizioni contrattuali, Privacy & Cookies, informazioni sulle modifiche contrattuali o per trasparenza tariffaria, assistenza e contatti. Il lavoro di Sterling è prezioso anche per la riconquista veloce del pallone, visto che riesce a far pressing sia largo sul terzino sia sul centrocampista di costruzione. Lavorando in binario con loro, Sterling ha via via abbandonato l’interpretazione canonica del ruolo di ala (stare larghi, correre in avanti, crossare al centro) per diventare un regista largo. Questa stagione non è un’eccezione perché adidas, il fornitore di attrezzature del club, offre questa stagione una maglia bianca con dettagli rosa per la maglia di casa del club, una maglia rosa via e infine una terza maglia nera. La maglia fasciata venne proposta per altri tre anni, con la differenza che nella stagione 1985-86 il logo societario venne ricollocato nella sua consona posizione sul petto e vennero abbandonati i dettagli rossi.
La maglia si distingue per il suo riconoscibile colore bianco, impreziosito da dettagli arancioni e blu che conferiscono un tocco di eleganza senza tempo. Complici gli infortuni di Kane e Alli, Raheem è sicuramente il miglior calciatore inglese della stagione e se oggi il Manchester City è ancora in corsa per uno storico quadruplete lo deve anche al suo attaccante esterno, maglie real madrid che a fine anno ha rinnovato il contratto fino al 2023 a quasi 350mila euro a settimana. E poi, come detto, ci sono i gol: oggi Sterling può segnare tranquillamente venti gol a stagione. Il classe ’94 nativo di Kingston dalla scorsa stagione si è trasformato da esterno anarchico tutto dribbling e poca sostanza ad attaccante da oltre venti gol a stagione, capace di manovrare con la squadra da centrocampista aggiunto e di riempire l’area di rigore come una prima punta. Un’azione che il numero 7 ha imparato a fare molto bene e a trasformare spesso in gol, grazie alle triangolazioni con compagni dotati di gran tecnica individuale e visione di gioco quali De Bruyne, David o Bernardo Silva (e in sostanza quasi tutti i giocatori del City). Nel primo salta l’avversario sulla fascia e mette in mezzo, nel secondo si accentra e cambia gioco.
Dopo essere esploso giovanissimo, Sterling ci ha messo un po’ ad affermarsi nel gotha del calcio mondiale, complice forse anche una campagna mediatica che lo dipingeva come bad-boy tutto donne e auto veloci, un’immagine da lui sempre respinta (di recente anche in un’intervista al New York Times). «Credo di essere migliorato molto come calciatore, lavoro molto duramente per la squadra, presso e corro tantissimo come vuole il mister», raccontava Sterling cinque anni fa. Non a caso ha partecipato molto spesso nella costruzione dei gol alla Guardiola, regalando l’assist con un cross basso in mezzo o accentrandosi lui stesso dal lato debole per concludere in rete con il tap-in. Ormai è uno dei fedelissimi di Guardiola – quarto in campionato e terzo in Champions tra i giocatori di movimento più impiegati – e, dopo essere entrato nel cuore dei tifosi del City, finalmente anche la critica e i media stanno iniziando a considerarlo come uno dei migliori giocatori in Europa.
Nonostante fosse uno dei migliori giovani al mondo, i tifosi del Liverpool non avevano rimpianto troppo il suo passaggio al City nell’estate 2015, visti anche i quasi 70 milioni di euro pagati dai Citizens. Nell’ultima stagione ad Anfield, Sterling aveva comunque iniziato un processo di crescita che, continuato sotto la guida di Guardiola, lo ha portato a essere oggi uno dei migliori attaccanti in circolazione (il Real Madrid ha messo gli occhi su di lui, ma servono almeno 150 milioni). France Football ha da poco redatto una classifica dei migliori allenatori di sempre. Sta diventando un vincente e ha solo 23 anni, non dimentichiamolo», ha detto poco fa il tecnico catalano, che nel 2016, prima ancora di sedersi ufficialmente sulla panchina del City, chiamò Sterling per incoraggiarlo dopo il suo deludente Europeo con l’Inghilterra, intuendo la possibilità di renderlo il giocatore che è diventato oggi. Oggi Sterling, pur non avendo perso caratteristiche e abilità da esterno puro (2,5 dribbling a partita in Premier, terzo dietro a Zaha e Hazard), si integra quindi perfettamente nel calcio partecipativo di Guardiola: «Ho la sensazione che ora si diverta a segnare, mandare i compagni in porta e a essere importante nel vincere le partite.