Quanti gol ha fatto mertens con la maglia del napoli

Zaccheroni replica: «Il calcio ognuno lo vede a modo suo. Società Sportiva Calcio Napoli, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. Un video che celebra le meraviglie di Napoli, che incarna l’essenza della Napoletanità e che esalta le caratteristiche intrinseche della cultura partenopea. Ma il potere di acquisto poteva essere difeso anche senza logiche cosiddette assistenzialistiche, come ci insegna quella cultura liberale che il Presidente Berlusconi richiama in tutte le occasioni in cui parla di economia, ossia attraverso l’apertura dei mercati protetti come quello dei servizi pubblici locali. A questi vanno menzionati anche Dries Mertens (miglior marcatore della storia del Napoli), Lorenzo Insigne e Marek Hamšík (recordman per presenze della storia del Napoli), i quali vantano di essere tra i migliori marcatori della storia azzurra e gli unici tre davanti a Maradona, rispettivamente con 148, 122 e 121 reti. Chicca di questa stagione è la maglia celebrativa albiceleste dedicata allo stretto rapporto che lega Napoli e l’Argentina, oltre ad essere diventato il simbolo commemorativo del nostro idolo Diego. Ebbene, nonostante il coraggio dimostrato dal Governo con l’introduzione dell’articolo aggiuntivo 23.011 all’articolo 23-bis, che riprendeva la parte più debole della riforma dei servizi pubblici locali della Ministra Lanzillotta del Governo Prodi, con il subemendamento 0.23.011.64 dell’onorevole Fugatti della Lega Nord, contenente gli stessi obiettivi di Rifondazione Comunista, è stata sterilizzata quella riforma dei servizi pubblici locali.

Anzi, con l’emendamento 7.9 presentato dallo stesso onorevole Fugatti, della Lega Nord, la maggioranza ha cancellato persino questa Autorità, rendendola solo consultiva; si tratta di un’altra presa in giro per i ceti meno abbienti, soprattutto per le giovani coppie e gli anziani, che non riescono a far quadrare il bilancio familiare con gli affitti alti ed il famoso piano-casa. Di questa cifra egli restituisce ai poveri, non si sa come, in che misura e quando, appena 200 milioni per il solo anno 2009, con una tessera di povertà attualmente ancora allo studio. SuPag. 66questo tema dei poveri, che in Italia sono in aumento, come ha ricordato l’onorevole Pezzotta nella discussione sulla mozione sulla famiglia dell’UdC approvata ieri, è doveroso aprire una finestra sulla Robin Hood tax. Si tratta comunque di una riduzione dei tagli, ma che conferma i tagli stessi; conosceremo meglio i dettagli appena avremo la possibilità di esaminare il maxiemendamento. Approfondendo meglio alcune dichiarazioni del Ministro Tremonti, si è anche capito che i predetti 200 milioni dovrebbero venire dall’ENI, come atto di liberalità; tradotto, si tratta di elemosina di Stato per lo sfruttamento che verrebbe concesso alla stessa società, con l’articolo 81, dei giacimenti di idrocarburi dell’alto Adriatico, finora vietati.

ponte In realtà, si tratta di riciclare i 550 milioni della finanziaria 2008 del Governo Prodi. Bisogna saper guardare agli interessi del Paese, che richiedono un Governo di unità nazionale: prima ve ne accorgerete, prima darete una mano all’Italia. Infatti, avrebbe dovuto trasferire ai pensionati quello che avrebbe tolto agli assicuratori, ai banchieri e ai petrolieri. Non c’è chi non veda, ad una onesta disamina del processo decisionale del Governo, le gravi e rilevanti violazioni operate soprattutto in relazione non tanto all’obiettivo della stabilizzazione dei conti pubblici e alla triennalità del vincolo di bilancio (anche comprensibile per le ragioni che ho appena detto), quanto ai contenuti che sono stati aggiunti in maniera assolutamente ingiustificata rispetto a tale fondamentale obiettivo. Quindi, in questo senso credo che sia fondamentale. FRANCESCO BOCCIA. Signor Presidente, vista l’ora mi autodisciplinerò e, quindi, parlerò davvero pochissimo. Le soglie di democrazia parlamentare si stanno abbassando, come si sta constatando in queste ore, e vi è il rischio che nuove tensioni sociali – a ottobre e nei mesi prossimi – consiglino a qualcuno di abbassare anche quelle della democrazia sostanziale.

Le tensioni sociali che ha ingenerato nell’apparato pubblico saranno purtroppo pagate nei prossimi mesi dall’utenza; se così sarà, chiederemo allo stesso Ministro di trarne le conseguenze. Vi siete vantati, colleghi della maggioranza, di avere fatto quest’altra sceneggiata (come diciamo a Napoli), e poi ovviamente le conseguenze ricadranno sui comuni. Finalmente, l’Italia sta svolgendo un ruolo da protagonista sullo scenario internazionale: non abbiamo più «governicchi» che si presentano sullo scenario internazionale con il cappello in mano, con il profilo basso e «le orecchie abbassate», e che non hanno niente da dire e da proporre se non entusiastiche adesioni a programmi di globalizzazione dei mercati assunti in maniera assolutamente acritica; abbiamo invece finalmente un Governo che rappresenta a testa alta gli interessi del popolo italiano, e soprattutto cerca di stimolare i partner europei ed occidentali in genere a comprendere quali dinamiche di fondo si stanno muovendo sui mercati internazionali e quali pesanti conseguenze le nostre popolazioni e i nostri cittadini possono ricevere da questo quadro. Molti di noi, lo sapete, hanno l’occhio lungo: fate dunque tesoro dei nostri consigli (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro).