Anche perché non si vede, al di là delle dichiarazioni di facciata, una grande attenzione al recupero dell’evasione fiscale che – come ha dimostrato il precedente esecutivo – apporterebbe denaro fresco alle casse dello Stato, oltre a garantire un po’ di equità in questo nostro Paese. Giovanni Manna dovrà prestare attenzione alle sirene rossonere che iniziano ad allertare l’intera società. La società di revisione, scelta anch’essa dagli azionisti quale organo esterno di riesame dei conti, è l’azienda Ria Grant Thornton S.p.A.. Mandragora racconta del suo recupero: “Il ginocchio sta rispondendo nel migliore dei modi, non dà problemi. È una rilegificazione che francamente è in contraddizione con la volontà di semplificazione e di delegificazione che questo Governo ha sempre enunciato nei suoi programmi e che nega nei fatti; mi riferisco anche all’autonomia delle singole amministrazioni pubbliche che ritengo sia condizione indispensabile per perseguire un’efficacie e migliore efficienza della pubblica amministrazione nelle singole istituzioni.

Noi continueremo la nostra battaglia, convinti che questa maggioranza dovrà, prima o poi, prendere atto che le nostre proposte avrebbero reso migliore questa manovra finanziaria e avrebbero avviato il conseguimento degli obiettivi di risanamento, certamente con la riduzione del debito pubblico, con servizi pubblici più efficienti e con una riduzione del carico fiscale per le imprese, per le famiglie e per i cittadini, più tempestivo di quello che la proposta del Governo propone (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, maglia nuova napoli Partito Democratico e Italia dei Valori). Stupisce che il Governo e la maggioranza procedano con questa disinvoltura con un decreto-legge sulle tematiche del lavoro dipendente della pubblica amministrazione e su tante materie per le quali un adeguato confronto con le organizzazioni sindacali avrebbe sicuramente portato a proposte più eque e più puntuali. Anche sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, le proposte del provvedimento in esame rischiano di innescare un processo di semplificazione che potrebbe, da un lato, rivelarsi inadeguato e, dall’altro, determinare una minore tutela dei lavoratori.

Commissione agricoltura avevamo condiviso anche l’osservazione della relatrice per la maggioranza circa la necessità di avviare e di superare le proroghe della stabilizzazione fiscale per l’agricoltura, e ci troviamo di fronte anche a un diniego sulla proroga. Abbiamo una situazione congiunturale difficile, non solo sul fronte del reddito dei lavoratori e delle famiglie, e anche l’indice di disoccupazione torna a salire. Gara delicata anche al Sinigaglia di Como, dove la Roma andrà a caccia della terza vittoria consecutiva dopo quelle con Lecce e Braga. Stasera ci sarà un fattore che non dovrà condizionare gli uomini di Conte, ovvero quello della gara pomeridiana della Dea, che andrà in campo alle 15 sul difficile campo del Cagliari. Ciò non tanto – il sottosegretario Vegas me lo consenta – per gli 800 emendamenti: chi, come me, siede in quest’Aula da sedici anni, ricorda che abbiamo approvato leggi finanziarie dopo 1.200-1.500 votazioni. Il Ministro Fitto ha detto in Commissione che su un importo di 800 milioni ovviamente non vi era la disponibilità, mentre sui 400 milioni ha detto: «Ce li mettiamo noi». È una posizione che, legata alla previsione, invece, di bassa crescita economica, come ha affermato il ministro Tremonti, praticamente vanifica questo obiettivo o lo rende quantomeno molto aleatorio.

Prendiamo atto della fiducia che il Ministro, il Governo e la maggioranza nutrono sul loro progetto economico e sociale, ma è certo che oggi al Paese viene offerta una medicina amara, che mortifica – lo diranno altri, anche del mio gruppo – le autonomie locali, i comuni, le province e le regioni, che rischia di rendere ancor più difficoltosa e disagiata la vita di tante famiglie e di tanti cittadini, che impone una serie di elementi innovativi, sui quali non c’è stato il confronto che, invece, questi elementi richiedevano. Oggi si è riferito al federalismo, certamente necessario, ma non ci ha spiegato però neppure questa mattina come lo spiritualismo di cui parla nei sui libri e il federalismo di cui parla in Aula e che propone possano restituire a salari e pensioni quei 100 miliardi di euro che, in Italia, negli ultimi otto anni, sono stati sottratti per una redistribuzione iniqua del reddito che noi vogliamo riequilibrare e che avevamo iniziato a fare con il nostro Governo. Con tale articolo, volendosi perseguire lo scopo condivisibile di riportare il tasso di assenteismo nel settore pubblico nei limiti di quello del settore privato, si introducono senza alcuna selezione e discriminazione misure che penalizzano fortemente anche i lavoratori che hanno familiari con gravi disabilità, compiendo così chiaramente un passo indietro rispetto alla normativa previgente che sapeva, invece, andare incontro alle difficoltà dei lavoratori.

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