Autore, scrittore, conduttore radiofonico (Tutti pazzi per la Juve, L’Università del calcio e Tutti pazzi per il calcio), opinionista tv nei programmi Cuore di Calcio, Studio Stadio, La Juve è sempre la Juve, Sport Reality e Goal di notte, è stato ospite di molte trasmissioni, fra cui Controcampo, Quelli che il calcio, La giostra dei gol, Sky Sport24, Uno Mattina, TgCom24 e Stop&Gol. In occasione di Parma-Fiorentina dell’aprile 2010 gli venne dedicata una stupenda coreografia, coi colori del Parma, un copricurva centrale riproducente lo stendardo ingigantito “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, e a corollario la scritta “Il tuo sorriso nei nostri cuori il tuo nome nella nostra curva”. Nel susseguirsi di ogni stagione calcistica, la partita che cade attorno al 30 marzo assume, da 10 anni a questa parte, una valenza speciale, quella del ricordo di colui che porta il nome della curva Nord, ossia “Matteo Bagnaresi”. Il Giuly: omaggiato di vari striscioni, uno a Venezia nel gennaio ’17, quando il tredicesimo anniversario della sua morte ricorreva il giorno prima; storico membro dei Boys. 10) Assistere ad almeno 15 partite dei campionati dilettantistici. Molte piattaforme di streaming offrono la possibilità di registrare le partite e rivederle in seguito, così non perderai nemmeno un minuto di azione.
Al risuonare dell’Aida, musica che accompagna l’ingresso delle squadre in tutte le partite casalinghe, parte il copricurva raffigurante Matteo, sovrastato dallo striscione “Per sempre ultras, contornato ai lati da delle bande multicolore. In realtà questo accade perché spesso, e sempre quando ero bambino, le squadre le sceglievo perché mi piaceva la maglia, quindi è normale che anche adesso abbia mantenuto questa predilezione. Ho ricordo straordinario delle due finali giocate prima a Dortmund e poi a Torino mi rimarranno per sempre nel cuore perché l’avere tutti gli occhi puntati addosso mi piaceva molto. Tra gli idoli della Nord ricordiamo Massimo Barbuti, beniamino della Nord non per la sua tecnica, ma perché ci metteva l’anima a rincorrere ogni pallone; Alessandro Lucarelli, la cui gigantografia è stata stampata su un bandierone di alcuni anni fa, capitano di mille battaglie, che non ha mai abbandonato il Parma con coraggio e con impegno, ha dichiarato: “Amo Parma e qualunque cosa accada chiuderò la carriera in maglia crociata” (e così è stato nel 2017/18 dopo la promozione in A, dopo 333 presenze, record per il Parma, con 21 gol, tra Serie A, B, C e D), “Fascia al braccio, maglia sempre sudata, capitan Lucarelli storia crociata”, striscione in Parma-Ascoli del novembre ’17; Hernan Crespo, parmense d’adozione, argentino di origine, forte centravanti con Parma nel cuore.
Premessa: non è l’unico esempio di questo tipo in Europa, visto che anche altri club (il Brentford, ad esempio) hanno annunciato una simile misura per minimizzare il proprio impatto sul pianeta. Negli anni i Boys si sono radunati nel luogo dove prendeva vita la seconda parte dell’anima di Matteo, quella della militanza politica attiva, lo stabile dell’ex Centro sociale “Mario Lupo” per commemorare la sua memoria, affinché il suo esempio venga tramandato di generazione in generazione per tutti coloro che vorranno avere coraggio e buonsenso nella vita. Nella sua nuova “casa”, porta con sé la passione per il nuovo sport, continuando ad aggiornarsi, attraverso i giornali, sugli sviluppi del campionato inglese. Diventa subito un idolo dello Iett, che nel 1978 guidò a suon di gol alla vittoria nel I campionato amatoriale di Istanbul. Arrivato ad Empoli all’improvviso nell’estate del 2014, altrettanto all’improvviso fu sostituito (per pochi mesi in verità) da Luca Cecconi nel dicembre 2017: Marco Bertelli. È durata poco meno di tre mesi. 7 aprile 2024, in virtù del pareggio per 1-1 tra Padova e Lumezzane, il Mantova (forte di 9 punti di vantaggio) conquista la promozione aritmetica in Serie B, con tre giornate d’anticipo, tornando così in cadetteria dopo 14 anni d’assenza.
Como: durante la partita con la Juve al Tardini del 2013/14 viene ricordato il “Como”, al secolo Marco Comelli, a tre anni dalla sua scomparsa, con la scritta “Como sempre nel cuore”, uno dei Boys che ha sempre difeso l’onore di Parma senza mai tirarsi indietro; una sua immagine storica è quella sua a Praga che con la cinghia in mano difende a testa alta il nome di Parma. In tale data, per Parma-Palermo”, coreografia con grossi striscioni copri curva, con scritto “Nel tuo nome 10 anni di ultras e ribellione”. La campagna è stata lanciata con un video che mostra le sfide che questi bambini devono affrontare ogni giorno: un filmato emozionale, che motiva la scelta di convertire le maglie in camici, per dare più coraggio e forza a questi piccoli eroi. Ha inoltre disputato 54 incontri, con 14 reti all’attivo, in Serie B con le maglie di Modena e Verona. Il tutto nasce dall’alienazione che mi provocano le maglie dell’Inter da qualche anno: scariche, industriali, replicanti, senza personalità, senza storia, solo mere varianti catalogo che scandiscono le stagioni. IL MIGLIOR ALLENATORE: Beppe Maisano, che mi ha insegnato tutto nel mondo del calcio, mi ha portato lui alla Genova Calcio, mi ha insegnato a non accontentarsi mai, mi ha insegnato la professionalità nei dilettanti.