Tale schema cromatico venne articolato nella divisa casalinga in una soluzione del tutto inedita per il calcio italiano: una maglia bianca sbarrata di rosso. La tifoseria, col tempo, ha pienamente metabolizzato questo schema cromatico e l’ha rivendicato quale parte della propria identità. A seguito della promozione in Serie B nel 2024, il centro sportivo viene risistemato, ammodernato e ribattezzato col nome sponsorizzato Sinergy Mantova Center. Nel frattempo in società ci sono fibrillazioni: in questa situazione non vi sono i presupposti per far la domanda di ripescaggio in serie D. Lepore predispone iscrizione e domanda di ripescaggio mentre i tifosi sollecitano l’amministrazione comunale che contatta i dirigenti del Montalbano calcio, in procinto di trasferire il titolo dalla frazione fasanese ad Ostuni (col cambio di denominazione in Atletico Ostuni), per proporre l’acquisizione dell’A.S. Dal gennaio 2024 la società a responsabilità limitata Mantova 1911 è posseduta per il 98,49% da Filippo Piccoli tramite una propria SRL denominata FP73. In estate, viene fondato il Mantova 1911 Società Sportiva Dilettantistica S.r.l. L’Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912, meglio nota come Alessandria, è stata una società calcistica italiana con sede nella città di Alessandria.

I Sovietici avevano costruito la Linea Stalin che si dissolse davanti alla offensiva germanica nel 1941, i Finlandesi la Linea Manerheim che resistette alle offensive sovietiche dal dicembre 1939 al marzo 1940, i Tedeschi la Westerwald, meglio conosciuta come Linea Sigfrido, che, affannosamente rimessa in piedi, sarà facilmente 20 superata dagli Angloamericani nel 1944 quando l’agonia della Germania era in stato avanzato. Il primo “vero” terreno interno della compagine mantovana fu però il Campo dell’Ippodromo Te (nelle pertinenze di Palazzo Te), che venne inaugurato il 29 marzo 1914: attorno al campo erano state costruite delle tribune, un parterre e gli spogliatoi, più una pista podistica di 400 metri in polvere di carbone. Nel 1956 la raffineria petrolifera mantovana OZO divenne sponsor del club, cui impose un cambio di colori sociali: la divisa passò dallo schema bianco-azzurro al bianco-rosso (tinte mutuate dal marchio commerciale della raffineria). Gemellaggio storico della tifoseria mantovana è quello con la Curva Nord del Brescia, i primi contatti tra le due fazioni risalgono agli anni ottanta.

Nel 2002 venne introdotta una significativa variante di tale stemma: l’allora presidente del Centro di Coordinamento Mantova Club Davide Mondin e l’allora addetto stampa della società Lucio Castelli trovarono infatti un vecchio gagliardetto del Mantova (risalente agli anni 1950-1960), nel quale l’emblema circolare summenzionato era inserito all’interno di uno scudetto partito bianco-rosso. Dal secondo dopoguerra in poi lo stemma societario delle varie realtà che hanno portato il nome Mantova si articola su due elementi: lo stemma araldico cittadino (d’argento alla croce piena di rosso accantonata alla destra del capo della testa di Virgilio al naturale posta di fronte, attorcigliata di un serto di alloro) e un disco celeste (allusione al primo colore sociale indossato dai virgiliani, in uso fino agli anni 1950 e poi sostituito dal bianco-rosso). L’ulteriore fallimento e rifondazione del Mantova, avvenuto nel 2017, impose nuovamente alla società di adottare transitoriamente uno stemma diverso: ne risultò un ancile palato bianco-rosso, recante a mezza altezza una fascia ricurva bianca contenente il nome sociale, mentre nella parte inferiore s’inseriva un cerchio azzurro contenente la già citata testa di Virgilio. La struttura di base (che integra tali due emblemi in un cerchio partito, con la croce a sinistra e mezzo disco azzurro a destra) è rimasta pressoché inalterato oltre mezzo secolo.

Nel 2010, a seguito del fallimento societario, il nuovo Mantova Football Club non poté inizialmente utilizzare i suddetti emblemi (rimasti in mano alla curatela del club disciolto). A questi si aggiungono in seguito il dottor Montemaggi, il dottor Sarti, l’ingegner Mazzotti, Pio Zangheri, il sig. Nell’estate 2013 diventa allenatore del Francavilla Calcio 1927, ma viene esonerato al termine del girone d’andata per divergenze con la società al seguito della sconfitta interna contro la Virtus Cupello. A seguito della tragedia di Superga, nel 1949 si decise di attribuire il nome dell’impianto alla memoria di Danilo Martelli, calciatore mantovano del Grande Torino e prima ancora della Marzotto Manerbio e del Brescia. Dal 1945 al 1949 lo stadio prendeva il nome del militare americano John Robert Nation, caduto in combattimento proprio a Mantova. Nel 1949 inoltre, grazie al pittore Gabriele D’Alma la Salernitana cambiò il proprio logo, adottando come simbolo un ippocampo (già emblema della Scuola Medica Salernitana), che per qualche stagione comparve anche sulle casacche di gioco. Alla 10ª giornata gli abruzzesi hanno battuto, in un Tommaso Fattori pressoché esaurito, la capolista Palermo e, due giornate dopo, vincendo con la Nocerina, napoli maglia 2025 agganciando proprio i rosanero in testa alla classifica.