Risale al 1960 il via ufficiale di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Anche l’abbigliamento calcistico (come, del resto, tutto quello sportivo) ha subìto l’evoluzione dei tempi e della moda. La facciata del noto bar è tutta contornata da grappoli di frutta in occasione di una “festa dell’uva” allora molto di moda. Sandrino Mazzola ne sfoggiava di veramente minuscoli, sopra le sue cosce da grillo; un esempio limite che dà l’idea della moda dell’epoca e che durò alcuni decenni. Qui il caso limite si spiega con le gelide temperature della grande madre Russia. E la gente mi ha fatto capire di avermi seguito costantemente con grande calore ed apprezzamento. Negli Anni Venti e Trenta, nell’epoca pionieristica del tifo partenopeo, i sostenitori azzurri che volevano tenere accesa la fiammella del loro grande amore verso la squadra, intendevano discutere, commentare, proporre, vedersi, insomma, fuori dello stadio, questi tifosi, non avevano punti di riferimento come li hanno oggi. Negli anni più recenti non sono mancati i casi di presidenti, proprietari ed azionisti di maggioranza che hanno mantenuto il controllo di due o più squadre contemporaneamente, provocando dubbi e sospetti su alcuni risultati.
Questo spiega perché molti difensori dell’epoca, per proteggere la fronte, esibivano una vistosa fascia (nella foto a destra, il terzino del Napoli Anni 30, Vincenzi con una bandana intorno al capo). E’ di proprietà del Comune di Napoli. Il suo taglio aderente e le sue proprietà traspiranti ti permettono di allenarti nelle migliori condizioni. Ora i portieri d’inverno e nelle serate fredde usano, come scaldamuscoli, calzoni lunghi aderenti, che spesso prevedono ginocchiere sistemate all’interno del calzone stesso. Nelle foto, a sinistra un vecchio pallone in cuoio di oltre mezzo secolo fa, a destra il nuovissimo pallone unico, con le bande gialle e lilla. Da quando il marketing è entrato nel mercato del pallone tutto è cambiato e le casacche dei calciatori si trasformano di anno in anno, nei colori non sempre quelli tradizionali, con simboli pubblicitari ed estrosità estetiche. Tutti i campionati sono presenti, La Liga, la Serie A, la Bundesliga e molti altri club come quelli portoghesi per esempio. Sono sostituite da fasciature che bloccano caviglia, usa e getta, tipo adesivo. Sono cambiate anche le porte: all’origine i pali erano esclusivamente a sezione quadrata (quindi con spigoli pericolosi), ma con quel palo si aveva una discreta certezza di dove sarebbe finita la palla dopo averlo colpito.
Fin dal 1912 il portiere può toccare la palla con le mani solo all’interno della propria area di rigore e non più in qualsiasi zona del campo. Zoff, quando giocava nel Napoli, preferiva solo guanti di lana. PROIBITE PIU’ PARTECIPAZIONI IN VARIE SOCIETA’ – La normativa sulle partecipazioni di dirigenti in più di una Società è stata cambiata ed inasprita nel maggio del 2004: adesso l’articolo 16 bis delle Noif (norme organizzative interne) della Figc proibisce ai presidenti o proprietari di Club “partecipazioni o gestioni” in altre ”Società appartenenti alla sfera professionale” (e non più solo alla stessa serie). I calzettoni, da parte loro, erano senza pedalino, sostenuti solo da una striscia che girava sotto il calcagno. Al mondiale under20 ultima giornata della fase a gironi con un solo match in diretta televisiva, Inghilterra-Francia alle 16.30 su SportItalia. Cosa rende le maglie Stadium diverse dalle maglie Match? Grazie alle maglie da calcio da uomo di adidas puoi rivivere i brividi dei match più avvincenti ogni giorno. Ogni scelta scrofa è stato messo prima in coperte, plexiglas camere quando sostanze chimiche nocive accadono maglie da calcio originali ufficiali Deflated fare, inalati o forse spiega un favoloso congiunta alluce.
NUMERI, NOMI E SPONSOR SULLE MAGLIE – Il 18 settembre 1939, la prima giornata di campionato riservò ai tifosi una piacevole novità, studiata a tavolino per agevolare l’individuazione dei giocatori da parte del pubblico: i numeri dietro le maglie, che andavano dall’1 all’11 poiché all’epoca non esisteva la panchina con le riserve pronte ad intervenire in campo. Per i tifosi più appassionati, abbiamo anche le maglie replica dei giocatori più amati, come la maglia di Ronaldo o quella di Messi, che ti permettono di sentirti un campione ogni volta che la indossi. Nella foto che pubblichiamo, a sinistra, si notano le ginocchiere di un giovanissimo Combi il famoso portiere della Juve, uno dei più dotati del calcio italiano di ogni tempo, alle spalle della coriacea coppia di terzini, Rosetta e Caligaris. 1996-1997: oltre al secondo portiere, le squadre hanno potuto portare in panchina altri sei giocatori, con la possibilità di utilizzarne però tre, indipendentemente dal ruolo, quindi compreso il portiere. 1973-1974: le squadre portarono in panchina anche un secondo calciatore di riserva, il “13” e il “14”, ma le sostituzioni restarono due: un giocatore più il portiere. Il secondo kit, indossato da Antonio Nocerino, presenta inserti rosa su tessuto bianco.
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