Gli orli delle maniche a righe orizzontali bianche e blu omaggiano i colori del Queen’s Park, il club a cui appartenevano tutti gli 11 titolari scesi in campo nella storica Scozia-Inghilterra 0-0, 30 novembre 1872, la prima partita della nazionale scozzese, ma anche la prima sfida internazionale della storia del calcio. Per giocare bene a calcio è fondamentale ottimizzare il comfort e ridurre al minimo le distrazioni. Noi riteniamo che l’accordo sia fondamentale per assicurare il regime internazionale di non proliferazione nucleare così come la pace e la stabilità della regione e fortunatamente i rappresentanti di Russia, Cina e Unione europea la pensano alla stessa maniera. Aggiungiamo che sulla Turchia abbiamo pure un atteggiamento patetico e ondivago, nel senso che non riusciamo ad avere una linea comune, e sicuramente l’Unione europea dovrebbe avere una posizione ferma rispetto alle violazioni dei diritti umani, della democrazia e all’atteggiamento aggressivo nei confronti del resto dell’Europa che, in questo momento, sta avendo la Turchia, e porre anche la questione forte di una presenza ormai ambigua all’interno della NATO e della nostra alleanza. “valutare la possibilità di trasferire le attività della missione Eunavfor Med” e prosegue come nel testo originario; sempre a pagina 1, l’impegno 4: “a proporre che la partecipazione del Regno Unito alle missioni militari e civili dell’Unione europea, con particolare riguardo alla presenza di personale britannico nei centri di comando e alla condivisione di informazioni venga valutata con l’uscita del Regno dall’Unione europea” e si eliminerebbe quello che segue.
È netta la condanna, da parte non solo dell’Italia, ma da parte di tutta l’Unione europea, dei gravi rischi e delle gravi violazioni dello stato di diritto da parte della Turchia e questo verrà ribadito nel dibattito anche nel Vertice di questo fine settimana. Dal punto di vista del rafforzamento dell’Europa democratica, io inviterei i gruppi qui al Parlamento a lavorare con i loro gruppi fratelli al Parlamento europeo, perché c’è una proposta che l’Italia ha fatto e che adesso anche Macron sostiene, che va nella direzione di rafforzare l’Europa democratica, quella delle liste transnazionali, inter nuova maglia quella di utilizzare una parte dei seggi che lasceranno scoperti i britannici per eleggere dei deputati che rappresentano delle idee e delle visioni dell’Europa su una circoscrizione unica europea; è una proposta dell’Italia e della Francia e ci sono alcuni Governi che la stanno sostenendo. Questo non toglie che, soprattutto in ambito NATO, che è stato sollevato, la Turchia, anche la Turchia di Erdogan, rimanga un soggetto strategico, un partner strategico col quale dobbiamo avere a che fare, ribadendo l’assoluta impossibilità, in realtà, di approfondire e di proseguire nel dialogo in corso con la Turchia, vista la situazione attuale sullo stato di diritto e i diritti fondamentali e questo è un tema che più volte è stato già discusso nelle sedi europee.
È stato più volte evocata la strategia italiani in Libia: io voglio ricordare che, se le conclusioni e le bozze di conclusioni su cui abbiamo lavorato anche ieri a Lussemburgo verranno confermate l’Unione europea non solo sostiene pienamente la strategia italiani in Libia, ma si impegna finalmente anche a livello finanziario, oltre che a livello politico, per rafforzare l’azione dell’Italia in Libia, quindi non c’è nessuna divisione su questo a livello europeo; c’è la nostra volontà di passare però da una logica in cui si sostengono i singoli Governi nel lavoro che fanno nell’interesse dell’Europa – la Spagna, l’Italia, la Grecia – a una strategia maggiormente condivisa, che comprenda anche l’immigrazione economica, tutta da costruire, e non si limiti solo al tema richiedenti asilo e Dublino, che è stato più volte evocato in questa sede, ma che certamente noi vogliamo riformare, ma non basterebbe, perché ormai la natura dei flussi migratori è talmente cambiata che anche una riforma – che noi vogliamo equilibrata, alla luce dei principi di responsabilità e di solidarietà di Dublino – non risponderebbe alle giuste esigenze che i vari deputati che sono intervenuti hanno sollevato, perché è necessaria una politica dell’immigrazione economica più generale, che va ben oltre la questione libica o la questione tunisina, le due questioni che sono state evocate.
Qui c’è un grande scambio politico che noi dobbiamo avere la forza di accettare: una garanzia europea per il debito, in qualunque forma, contro una garanzia italiana per il deficit. Eliminare le prime due premesse a pagina 2 e la quarta, sempre a pagina 2, eliminare la quinta premessa a pagina 3, eliminare la penultima premessa a pagina 4, eliminare la penultima premessa a pagina 5, eliminare la seconda e la terza premessa a pagina 6; negli impegni, nell’impegno 3: “a valutare le possibilità esistenti per istituire canali umanitari” anziché “a proporre l’istituzione”, all’impegno 5 “nell’attesa di una più ampia riforma del sistema comune europeo dell’asilo, a ribadire l’urgenza di superare le regole del Regolamento di Dublino”, eliminare l’impegno 6, riformulare l’impegno 7, non “a proporre un’iniziativa”, ma “a proseguire con le iniziative politiche e diplomatiche dell’UE nei confronti della Turchia” e nell’ultimo impegno, l’impegno 9, a proseguire con forza l’azione in corso per l’adozione di nuove forme di tassazione dell’industria digitale. Quindi, maglia inter bianca chiediamo al Governo Gentiloni di rispettare le regole europee in materia di silo e di espulsione. E in una materia come questa, che confina direttamente con l’uso a fini ludici, diciamo così, o ricreazionali, come dicono gli americani, di queste sostanze, capiamo bene tutti quanti che lasciare l’uso off-label senza alcun tipo di indicazione e di limitazione significa esporsi tutti quanti all’arbitrio.