Il coinvolgimento delle donne nel calcio non porta solo benefici per le giocatrici stesse, ma anche per l’intera società. In fondo mi sono già confrontato con alcune delle situazioni più pericolose che la vita possa offrire, come intromettermi in una discussione tra moglie e suocera, o dimenticarmi di qualche anniversario importante. Sorpresa delle sorprese, i miei genitori sono venuti a trovarmi una seconda volta. TIM ha “sopraffatto” le denominazioni delle due competizioni che, pur mantenendo i loro nomi istituzionali, sono state pubblicizzate sugli organi di stampa rispettivamente come Supercoppa TIM e TIM Cup. “Una delle partite più dure che ricordi”, mi ha confermato 3 anni fa all’Aviva Stadium il mitico tallonatore dei Verdi, che di soprannome era The Raging Potato. La televisione, ad alto volume, trasmetteva vecchi spezzoni di partite di calcio. Siamo tutti calciatori. Perché il calcio non è soltanto una vocazione, ma un istinto primario. I giocatori chiedono consiglio per indossare questo o quel tipo di mutanda, perché può accadere che per via di un placcaggio scivolino i pantaloncini e allora che succede se si vede la marca dell’intimo? E’ per questo che un’ora dopo essere sbarcato in Serbia, ieri mattina, ero già in pellegrinaggio in uno degli stadi più emozionanti e malfamati del mondo.
La sola certezza è che anche accanto al suo nome – così come quello degli ultimissimi arrivi: Negri, Polledri, Sisi, Tuivaiti, che si aggiungono a Budd, McKinley e Hayward – non comparirà quel surreale asterisco con cui la Federazione insiste nel segnalare i ragazzi passati attraverso l’Accademia. Maurizio è diventato ben presto un calciatore famoso vincendo uno scudetto con la Roma, una Coppa Uefa con l’Inter e vestendo la maglia azzurra alle Olimpiadi di Los Angeles ma ha fatto con successo anche il manager, l’imprenditore, l’opinionista televisivo. “Ho vissuto ben sette stagioni in rossoblu vincendo subito il campionato e riuscendo a tornare subito in Serie A, ed il secondo anno riuscimmo addirittura a conquistare la qualificazione in Coppa Uefa. La squadra ottiene nel 1917 il quinto successo in Coppa del Re, ma già dal 1912 aveva iniziato a giocare nel campo de O’Donnell; nel 1920 il re Alfonso XIII di Spagna gli conferisce perciò il titolo di “Real”. Il title sponsor, dalla stagione 1999-2000, viene spesso mostrato anche sulla lavagnetta luminosa usata dal quarto ufficiale per segnalare le sostituzioni e il recupero, e sui cartelloni posti appositamente dietro ai giocatori durante le interviste post partita a bordo campo.
Mi ricordo un Italia-Irlanda 37-22 (Bologna, 1997), con Andrea Castellani, il pilone aquilano, che costrinse Keith Wood ad abbandonare il campo sanguinante, dopo una mischia furibonda. “Di quella gara ricordo due cose in particolare – afferma Casini – La prima è la voglia di segnare di Antognoni: cercava di metterla dentro da tutte le posizioni ma quel giorno, purtroppo per lui, ero in uno stato di grazia mostruoso. Sin da piccoli si sono dedicati infatti non a due ma a quattro-cinque attività contemporaneamente. Nei primi decenni della sua storia il Varese svolse le proprie attività presso campi da gioco scarsamente attrezzati, siti in differenti quartieri della città: uno dei primi terreni era ubicato presso via Sanvito Silvestro, poi sostituito da un altro nel rione di Casbeno e dopo ancora dal prato della località Bettole (ove successivamente verrà edificato l’ippodromo varesino). Jean-Baptiste Fouroux, 38 anni, titolare di un negozio di ottica a Montauban, è il figlio del leggendario Jacques, le Petit Caporal, il piccolo e immenso mediano di mischia – scomparso nel 2005 per un attacco di cuore – che ha prima guidato la Francia come giocatore (1972-1977) e poi come allenatore (1981-1990). Da tre mesi, l’occhialuto Jean-Baptiste – che con 1,62 di altezza è qualche centimetro più grande di papà – è stato assunto dal ct Jacques Brunel con un originale compito: preparatore visuale della Nazionale francese.
Poi si è imbrocchito di colpo e si è dato al giornalismo occupandosi di tutto e anche di calcio. Nati entrambi il 6 giugno, anche se a 17 anni di distanza l’uno dall’altro, hanno fatto di tutto per non aderire all’immagine “doppia” del segno dei Gemelli e ci sono perfettamente riusciti. Va fiero della carica di presidente della Lega Europea del beach-soccer che ricopre attualmente.Adalberto ha cercato di diventare centravanti come Maurizio e ha rischiato di riuscirci relegando per due stagioni Roberto Boninsegna all’ala sinistra. I due stadi principali distano poche centinaia di metri l’uno dall’altro, in una zona residenziale a un paio di chilometri dal centro. Una classifica ombra, per lo scudetto relativo (il nostro va alla Roma) e un paio di retrocessioni clamorose (Juve e Fiorentina). Non venne disputato la ripetizione dello spareggio per il salto di categoria, rendendo vano il primo posto in classifica. Con 43 punti ha ottenuto il primo posto unitamente all’Arsenale Taranto, ed è stato promosso in Serie B con i pugliesi.
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