Il debutto in Primera División avviene nel 1948 in seguito alla doppia promozione ottenuta nel biennio 1946-1948, che porta la squadra bianco-viola dalla Terza divisione all’esordio nel massimo livello del calcio nazionale. Tra il 1947 e il 1953 la squadra non mette a segno nessuna vittoria, anzi nella stagione 1947-48 il club arriva addirittura alle soglie della retrocessione, classificandosi 11º ed evitando lo spettro della Segunda División per soli 2 punti; ancora oggi, infatti, quello del 1948 rimane il peggior piazzamento di sempre in campionato nella storia dei blancos. Il record di 9 vittorie nelle prime 9 giornate stabilito in questa stagione dai blancos resta ancora imbattuto. Nella stagione 1962-1963 il Madrid rivinse il campionato, mai in discussione, per la terza volta consecutiva: fin dalle prime giornate i blancos imposero una ferrea egemonia conquistando ben 23 vittorie in 30 partite e ottenendo una storica vittoria per 5-1 in casa del Barcellona (che fu sconfitto anche a Madrid per 2-0). In Coppa dei Campioni subì una precoce eliminazione al primo turno per mano dell’Anderlecht.
Il nuovo corso viene affidato al rientrante Carlo Ancelotti, che inizia la stagione 2021-2022 vincendo la Supercoppa di Spagna grazie al successo in finale sull’Athletic Club e poi si aggiudica il campionato spagnolo con quattro giornate d’anticipo. Il debutto della nuova compagine cittadina avvenne il 22 settembre dello stesso anno contro il Deportivo Alavés con il risultato finale di 2-1 in favore dell’allora Real Valladolid Deportivo. I bianchi della capitale seppero tenere a debita distanza le inseguitrici, e fecero la voce grossa anche contro i rivali più pericolosi: l’Atlètico fu sconfitto all’andata per 4-2 e al ritorno 3-1, mentre il Barcellona subì un 2-3 al Camp Nou e un 4-0 a Madrid. Nel 1902 Julián Palacios e i fratelli Juan (primo presidente del club) e Carles Padrós ufficializzarono la nascita del club e decisero la divisa ufficiale: camicia e pantaloni bianchi e calze e cappello neri. Fin dalla sua fondazione nel 1928, il Real Valladolid ha mantenuto la stessa divisa di gioco, maglia calcio real madrid composta di una maglia a strisce verticali bianche e viola. Molti giocatori chiedono e ottengono lo svincolo dal club nel mese di giugno 2017. Il 30 giugno 2017 il nuovo presidente, Tomás Membrado, annuncia il rilancio della società con una ricapitalizzazione, una nuova campagna abbonamenti e un forte abbinamento con il territorio e con la produzione di olio d’oliva.
La somma totale della campagna acquisti del 2009 ammonta a circa 252 milioni di euro, record stagionale nel calciomercato mondiale. Visti i numerosi insuccessi nel corso della sua gestione, al termine del campionato l’allenatore Boškov fu sostituito dal rientrante Molowny, il quale fu a sua volta esonerato dopo sole quattro gare e sostituito da una vecchia gloria del club, Alfredo di Stéfano. Il serbo fu sostituito da Beenhakker, il quale tuttavia durò poco: in estate fu esonerato e sostituito dallo spagnolo Benito Floro. Quest’ultimo tuttavia seppe incidere solo in parte sulla stagione del Real Madrid, che vinse la Coppa Uefa ma in campionato si classificò solo al quinto posto e accumulò un distacco di 17 punti dal Barcellona campione. La Spagna che scopre i suoi nuovi giovani fenomeni si è innamorata di questo ragazzo classe 2002 che a Bilbao ha già fatto la storia: con il suo fondamentale contributo (3 gol in 6 partite), l’Athletic ha vinto la Coppa del Re per la prima volta dopo 40 anni, chiudendo anche al quinto posto in campionato. L’inizio non è stato esattamente quello che si aspettava: prima o poi inizierà a fare ciò che gli riesce meglio, perché ha troppo talento per non spaccare il mondo, ma al momento non ci sta riuscendo”.
Inoltre, quest’anno il colletto della maglia home è stato lavorato in modo diverso che rende la maglia del Real Madrid ancora più elegante! L’intramontabile look di questa maglia home adidas del Real Madrid è impreziosito da dettagli viola chiaro e dallo stemma ripetuto in rilievo sul tessuto bianco. Ma la quarta maglia di questa stagione sembra avvicinarsi di più a quello che era lo stile originale di questa storica collaborazione, sfruttando però un altro colore importantissimo per la storia delle Merengues, il viola. L’anno scorso ne ha perse solo due su 68. Io la vedo come una squadra capace di vincere tutte le partite, ma anche di perderle non dico tutte, però con squadre un pochino più attrezzate, come l’Atalanta. Due pareggi (1-1 all’andata e 0-0 al ritorno) sono sufficienti per garantire agli andalusi la promozione in Liga Adelante. Per quanto riguarda le cessioni, si sono registrate le uscite degli olandesi Klaas-Jan Huntelaar, Wesley Sneijder e Arjen Robben, oltre che di Álvaro Negredo, Míchel Salgado, Jordi Codina, Daniel Parejo, Julien Faubert, Javier Saviola, Fabio Cannavaro, Miguel Torres, Gabriel Heinze e Javi García. I blancos non saranno per niente blancos a Cardiff: per motivi organizzativi sono gli ospiti della finale, e vestiranno quindi la seconda maglia.