Poche cose nel mondo del calcio sono affascinanti come la maglia dell’Argentina. Sarà la seconda Coppa del Mondo della storia che non vedrà partecipare l’Italia alla fase finale. Infatti 7 gironi (di quattro squadre) su 8 della prima fase sono composti da 2 squadre europee, una americana e una asiatica o africana. Lui che, nonostante i tantissimi cambi di modulo in carriera (dal mitico 3-4-3 col centrocampo a rombo dell’Ajax allo strambo 3-4-2-1 del suo fallimentare secondo Barça, passando per i 4-2-3-1 di Bayern e Olanda 2000-2002), ha sempre dichiarato il 4-3-3 suo modulo ideale, per la particolare geometria che favorisce la formazione di triangoli in tutto il campo; lui che ha sempre sottolineato la necessità in fase di possesso di “scomporre” questo 4-3-3 in molte più linee («quando ho il pallone voglio i giocatori disposti su otto linee», per moltiplicare le opzioni di passaggio utili) e “allargare” il campo, ora che non vuole più il possesso fa leva sulla necessità opposta, e cioè raccogliersi in poche linee ben strette per coprire meglio sugli attacchi avversari.
Cosa c’è di meglio quindi del tanto classico quanto anti-olandese 4-4-2 senza ali? D’altro canto però i geni per definizione sono pochi, e un sistema basato sull’esaltazione dell’individualità non darà mai tanti Cruijff, mentre il giocatore medio renderà meglio con le certezze che può offrirgli la struttura su cui pone invece l’accento Van Gaal. Nei suoi peggiori momenti, lo United della difesa a 5 si trasforma in una bizzarra overdose di passaggi all’indietro intervallata da lanci a casaccio: quello che Gary Neville ha paragonato a una “squadra da torneo dei pub” e Sam Allardyce (dopo una partita col West Ham che lo United aveva a dire il vero giocato, malissimo, già con la difesa a 4) “Long-Ball United”, ottenendo una risposta piccata da van Gaal in una conferenza stampa con tanto di dossier statistici consegnati ai giornalisti e distinguo sui lanci lunghi che non sono fatti tanto per buttare il pallone ma per cambiare lato alla manovra. Constatato l’insuccesso della difesa a 5, anche van Gaal si convince della soluzione invocata a furor di popolo: il ritorno alla difesa a 4. Questa permette una distribuzione dei giocatori un po’ più razionale, ma di per sé non è la pozione miracolosa.
Nello United immaginato in estate da van Gaal i terzini-ala sono il riferimento “a occhi chiusi” determinante per dare al pallone la velocità desiderata («Devi cambiare gioco. Il suo United è primo nel campionato inglese per passaggi indietro effettuati, e se è vero che van Gaal viene da una “cultura del passaggio indietro” (non di rado capita di sentire l’Amsterdam Arena o il Camp Nou applaudire un passaggio indietro come premessa per un attacco ordinato e corale, che coinvolga tutti i reparti), forse è capitato nel posto in assoluto in è difficile che una cultura del genere attecchisca. Il punto più basso della stagione del Manchester United, il 4-0 subito in Coppa di Lega dal Milton Keynes Dons, club di Football League One, la terza divisione del calcio inglese. Questo il circolo vizioso in cui nei primi mesi si sono trovati i Red Devils, che (per quanto risultino ora la terza miglior difesa della Premier dopo Southampton e Chelsea con 28 gol subiti) più di una volta hanno dovuto ringraziare il loro miglior giocatore in questa stagione, il portiere De Gea, capace di rimediare alle incertezze in marcatura di Evans e Smalling (più affidabili invece Jones e Rojo, per quanto gli standard di Ferdinand e Vidic rimangano lontani) o alle ricorrenti distrazioni di Shaw nelle chiusure in diagonale.
E martedì 19 luglio per tutti gli appassionati un appuntamento imperdibile: da Worcester (Massachusetts) il WWE Draft sarà all’interno del primo live di SmackDown, per l’occasione trasmesso in diretta su Sky Sport 2. Inoltre, su Sky Primafila ogni mese saranno trasmessi in esclusiva pay per view gli eventi targati WWE, tra cui WrestleMania, Royal Rumble, SummerSlam (live nella notte tra il 21 e il 22 agosto prossimo), Survivor Series e molti altri, per un’offerta ancora più ricca, come mai prima d’ora. Come già accaduto in passato, anche quest’anno la copertura totale della Serie A sarà quasi solo in mano alla tv a pagamento di Murdoch. In fondo tutta questa bella storia è nata da decisioni di brillanti individui fuori dagli schemi (per esempio, attraverso le testimonianze dei giocatori dell’epoca, in Brilliant Orange si ricorda che il pressing del Calcio Totale è nato dal dinamismo e l’aggressività del tutto spontanea di Neeskens nei movimenti senza palla, che ha convinto anche i compagni a seguirlo), e allora si può capire la preoccupazione di Cruijff volta a ridare spazio all’immaginazione oltre il sistema. Tutti si ricordano della vittoria 7-1 della Germania sul Brasile nella semifinale dei Mondiali 2014 ma in pochi hanno memoria della divisa rossonera che Müller e compagni indossavano quella sera.
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