Almanacco Illustrato del Calcio 2017, Modena, Panini Editore, 2016, ISSN 1129-3381 (WC · ACNP). E comunque il calcio lo continuo a guardare. Anche se ho 34 anni, mi auguro di giocare a calcio ancora per molti anni. Lo sa Felice Natalino, appena 23 anni, difensore dell’ Inter, debutto in serie A il 28 novembre 2010, a 18 anni, (Inter -Parma 5-2) grazie a Rafa Benitez; da pochi giorni è costretto al ritiro per una maledetta aritmia cardiaca che l’ ha portato a scoprire una cardiomiopatia aritmogena, la stessa malattia di Piermario Morosini, morto il 14 aprile del 2012 durante Pescara -Livorno. Lui ha detto addio a poco più di vent’ anni, perché “disgustato dal sistema”. Lui in realtà aveva solo vent’ anni. Ad esempio: l’Atalanta ha presentato un progetto strepitoso, ma, sinora, i lavori di restauro e di recupero hanno coinvolto solo rifacimento della tribuna centrale e la creazione dell’area pitch view, che consente di seguire la partita praticamente da bordo campo. Lui in realtà cercava solo una pacca sulla spalla, un po’ di sicurezza.

Softshellová bunda s raglánovým rukávem ve více variantách (od začátečníků po pokročilé) - střih 74 - 164 - Caramilla.cz All’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, i due principali impianti produttivi della Opel furono gravemente danneggiati: come già detto, Brandeburgo non sarebbe stato più riparato, ma ciò non avrebbe poi avuto in realtà alcun senso, poiché la città sul fiume Havel andò a ricadere nel territorio occupato dalle autorità sovietiche e quindi nella futura DDR. Perché sono società solide, i cui settori giovanili sono splendide realtà. La Lazio invece è andata come sempre in controtendenza realizzando, nel perfetto rispetto dei colori sociali, una maglia magnifica con l’aquila in primo piano, la “maglia bandiera”, una versione leggermente differente da quella proposta 4 anni prima con Clagluna, che fu promossa in Serie A, e che si fa preferire perché è passata alla storia per essere stata la divisa della squadra del meno nove, che resterà nell’Olimpo biancoceleste per l’indimenticabile gol di Giuliano Fiorini nell’ultima gara col Vicenza. La Lazio era ed è una squadra straordinaria. Gioca con il Luzzara, Eccellenza emiliana, ma a diciannove anni era in A con la maglia del Parma, i suo compagni si chiamavano Gianfranco Zola, Gigi Buffon e Hristo Stoichkov. Sarà un posto dove poter rivivere emozioni, fare un tuffo in un glorioso passato, sentirsi al pari dei celebri calciatori degli anni Ottanta, Novanta e Duemila.

Negli anni Novanta era la promessa individuata dal Padova per sostituire Alessandro Del Piero… Classe ’77 esordisce in A con il Padova, stagione 1995-1996: cinque gare, una rete al Cagliari (” ho fatto quasi un giro di campo per la gioia!”) e l’ emozione di giocare a San Siro contro il Milan. Portiere, classe ’73, esordio in A con il Bologna il giorno del suo diciottesimo compleanno. Attaccante classe ’77, napoletano, una pagina di Wikipedia a lui dedicata dove le ultime notizie sono datate 2001, e sul tabellino personale un gol al Bari: “Quando vedo le partite penso sempre che, con un po’ di fortuna, avrei potuto certa mente fare di più”. Come è sempre successo ci sono partite che si perdono, ma quello che viene alla partita successiva diventa fondamentale. Ha due figli di diciassette e dodici anni ai quali “consiglierei il pallone ma prima i libri: quando ho smesso, mi sono trovato senza un titolo di studio”. A diciannove anni, Walter Lapini subentrava a Totti e ora fa lo spazzino in provincia di Siena – Ferdinando Piro a diciannove anni era in A con la maglia del Parma poi gli infortuni lo hanno bloccato – Giovanni Serao oggi consegna la posta.

Alto, possente, capelli impomatati e buttati indietro, Ferdinando Piro fisicamente ricorda un po’ lo Stefano Bettarini di qualche tempo fa. Al 17’ del primo tempo sul risultato di 1-1, ecco quel gol di cui vi parlavo. La P4, fra l’altro verrà vista come una minaccia dal cancelliere Adolf Hitler, che aveva in mente di motorizzare la Germania con il progetto relativo alla “vettura del popolo”, progetto che in seguito sfocerà nel Maggiolino. Un patrimonio tramandato di generazione in generazione dal medioevo ai giorni nostri, un’eredità preziosa dai tratti ancora incredibilmente autentici, così come autentico è il legame che unisce Firenze e i fiorentini ai colori viola. Mi sento ancora un calciatore, ma non escludo nulla. La stagione per gli andalusi parte male, con l’eliminazione ai play-off di Champions League e con l’esonero già a settembre dell’allenatore. Il tecnico esprime subito il suo pensiero sulla vicenda manichini andata in scena al Colosseo: «L’episodio dei manichini non appartiene né ai tifosi della Roma né a quelli della Lazio, ma fa parte di persone deviate». DIECI DOMANDE AL TECNICO BIANCONERO. Già nel 1938, la Opel AG fece registrare profitti per 35 milioni di marchi (quasi 14 milioni di dollari USA).