Infine, sul petto vi sono affiancati, in posizione centrale, i loghi del brand e della FIGC sopra due sottili strisce verde e rosso che incorniciano la scritta ITALIA. Il 29 agosto 2022, la Puma presentò l’ultima seconda divisa della sua sponsorizzazione: su base bianca vi erano delle strisce tricolori nella parte centrale, snodandosi anche sulle maniche. Questa maglia fu indossata per l’amichevole del 15 agosto contro l’Inghilterra. Venne indossata, nel torneo continentale, in una sola occasione, contro il Belgio. Una maglia della nazionale di calcio, riportante il numero 39, è stata autografata da tutti i calciatori convocati per l’incontro in Belgio del novembre 2015 ed è esposta tra le collezioni del Museo del calcio, nel Centro tecnico federale Luigi Ridolfi. Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso. A partire dalla stagione 1977-1978 comparve stabilmente sulla maglia il logo del fornitore tecnico, quello della Puma. Sulle maglie era nuovamente cucito lo scudetto tricolore sovrastato dalla scritta ITALIA, il tutto bordato in oro come lo stemma introdotto negli anni cinquanta, a cui vennero talvolta aggiunte, esternamente e al di sopra dell’insieme, le tre stelle dei mondiali vinti (in altri casi invece le stelle furono posizionate lontano dallo stemma, sulla manica destra).
Il bordo della mezza manica o il polsino recavano in corsivo la scritta “S.S.C. Napoli” in bianco su fondo azzurro. Il 2 gennaio 2023 viene presentato il nuovo scudetto sulle maglie azzurre, scudetto composto dal tricolore italiano, sormontato dalla scritta centrale FIGC, ai cui lati partono due strisce anch’esse dorate, il tutto sovrastato dall’epigrafe ITALIA in azzurro; e sempre in azzurro è anche il bordo dello scudetto e le quattro stelle esterne al di sopra dello stesso. FIGC, sempre in color oro, posizionata verticalmente nella banda bianca del tricolore. Il logo ufficiale della Federcalcio tornò sulle maglie azzurre nel 2005, con una evoluzione del design: uno scudo di forma più squadrata con il tricolore su fondo azzurro, un segno circolare con all’interno la scritta FIGC, posizionato sul bianco, e le tre stelle dorate ognuna inserita in uno dei tre colori della bandiera italiana. Regno d’Italia. Dal secondo dopoguerra subentrò l’inno attuale, Il Canto degli Italiani, risuonato sempre, salvo in una sola occasione: il 6 maggio 1959 l’Italia affrontò per la prima volta l’Inghilterra allo stadio di Wembley; gli inglesi per errore suonarono la Marcia reale d’ordinanza, maglia milan bianca che da tredici anni non era più l’inno ufficiale.
La seconda divisa dell’europeo venne mantenuta dagli Azzurri anche per la partecipazione alla FIFA Confederations Cup 2013, per la quale la Puma aveva realizzato invece un’apposita prima divisa, e venne indossata nel completo interamente bianco in tre occasioni: contro Messico, Spagna e Uruguay. È da evidenziare, inoltre, che il marchio dello sponsor principale, per gran parte della stagione, comparve stampato in bianco sulle casacche del Napoli; a partire, però, dalla semifinale di andata della Coppa UEFA 1988-1989, disputata e vinta contro il Bayern Monaco, il logo fu realizzato in due colori, nero e bianco. Tale scelta della FIGC fece seguito a quella della Federazione calcistica del Brasile, che nel 1970 utilizzò le tre stelle per celebrare i tre mondiali vinti dalla nazionale Verdeoro. A seguito della vittoria nel campionato del mondo 1982 venne modificato lo stemma, e il nuovo logo prevedeva uno scudo svizzero, bordato in oro, contenente il tricolore sovrastato da una banda nera al cui interno trovavano spazio tre stelle dorate, rappresentanti i tre titoli mondiali conquistati.
Bisognerà attendere il campionato mondiale di calcio 1998 perché la FIFA regolarizzi l’utilizzo delle stelle, consentendo a tutte le federazioni che hanno vinto almeno un titolo mondiale di apporre una stella, sul proprio logo e sulle maglie della rispettiva nazionale, per ogni Coppa del Mondo vinta. Tra le terze divise degli estremi difensori, principalmente di colore verde o rosso, spicca la divisa oro del biennio 2006-2007, sia per l’unicità di quel colore nella storia della nazionale di calcio dell’Italia, sia perché rimasta impressa nell’immaginario collettivo di tutti i tifosi, in quanto indossata da Gianluigi Buffon in occasione finale del campionato mondiale di calcio 2006 contro la Francia, che ha consegnato agli Azzurri il quarto titolo mondiale. Già nella successiva divisa avviene una differenziazione sostanziale di colori tra il primo kit del portiere ed il secondo: il verde ed il rosso, di varie tonalità, si alterneranno come colori predominanti e in un caso (nella divisa per il campionato d’Europa 2012), lo storico colore grigio verrà utilizzato nella seconda uniforme. Fin dai primi incontri ufficiali della nazionale italiana, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda, costituita da una croce bianca in campo rosso, su sfondo azzurro.
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