Germania: “Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e alla fine la Germania vince”. Si narra, allora, che gli azzurri, venuti a sapere del risultato del Milan in Romagna, e quindi consci del fatto che una loro vittoria avrebbe condannato i rossoblu al purgatorio della serie B, “favorirono” il pareggio, a 5 minuti dalla fine, di Faccenda, che staccò in area indisturbato da un calcio d’angolo generosamente offerto dal Napoli. In nostro soccorso verrà, certamente, l’entusiasmo per una competizione che fa tornare bambini tutti gli appassionati e appassionare al calcio milioni di bambini, che negli anni a venire vedranno tra loro un po’ meno italiani, che hanno ben pochi motivi per amare il calcio ultimamente. Il post Brasile avrebbe dovuto portare a una rinascita del nostro malato e rantolante pallone, riportarlo, se non proprio a un’età romantica, a una stagione di recupero della morale dell’etica, a prendere esempio dalla Juventus e costruire uno stadio di proprietà, invece: altri passi indietro, il Brasile? Faranno parte dell’eredità di nostro figlio”. La disdetta da parte dell’amministrazione ospedaliera comportò il provvisorio trasferimento dell’attività agonistica nel cortile interno di un’ex caserma di artiglieria, su autorizzazione del comandante del presidio militare cittadino dopo intercessione dell’allora sindaco Arturo Cattaneo (non sarà l’ultima situazione di questo tipo per il sodalizio neroverde); il tutto in attesa della realizzazione di un nuovo campo sportivo.
Sponsorizzazioni legate per così tanti anni a una società di calcio da diventarne quasi parte integrante, unendo il marchio al nome della squadra in un binomio spesso così forte da identificarli quasi come un unico simbolo. Due giorni dopo, si presentarono anche gli osservatori dello Sporting, la squadra da sempre nel cuore della famiglia Sousa, ma invano poichè era già tutto nero su bianco. È finito l’Eldorado degli Anni Ottanta quando da noi giocavano Maradona, Zico e Platini, gli azzurri mundial di Spagna, Falçao, Rummenigge e Leo Junior, e ogni domenica era una meraviglia, uno stupore, un peana. Inizialmente posti anch’essi nel settore Distinti, si spostarono sul finire degli anni ottanta nella parte occidentale della Curva, insieme ai ragazzi dell’Ultima Fila (questi ultimi posizionati a ridosso dell’entrata del settore). La città del peccatoHo una squadra di calcio e una casa di produzione cinematografica, li metto insieme e il gioco è fatto. La squadra non vince? NAPOLI (prima maglia) – ufficiale – Nasce dalla collaborazione con EA7 che si conferma per il quarto anno consecutivo come Global Technical Partner della squadra.
Dopo il primo scioglimento della società palermitana, causato dalla prima guerra mondiale, il 16 febbraio 1920 Valentino Colombo, dirigente del Racing FBC, squadra dai colori sociali bianco-blu, trasformò la denominazione di quest’ultima in Unione Sportiva Palermo: l’annata a venire si adotteranno nuovamente le tinte rosanero. Stiamo parlando dell’Eintracht Braunschweig che ha deciso addirittura di cambiare lo stemma della società: fuori il leone, dentro il cervo, simbolo del liquore Jägermeister, sponsor della squadra. E ben sette società, tra cui Roma, Fiorentina e Lazio, si ritrovano senza sponsor sulla maglia. Ho giocato sette anni con il Napoli e anch’io ho subito i cori razzisti da alcune tifoserie. É forse per questo che i due brand leader hanno deciso di puntare sull’essenziale, su quello stile anni ’90 che, iconograficamente, ha chiuso il periodo d’oro del calcio, cominciato a fine anni ‘70. Ovviamente adidas non si fa sfuggire neanche il riferimento agli anni ’90.
Colombia: adidas punta sugli anni ’90, modernizzando una casacca storica, indossata da Valderrama, un calciatore icona di quel calcio e del Mondiale italiano. Mentre Stefano Pioli prepara la sfida contro i blucerchiati del 3 aprile con la sicurezza di poter schierare la punta argentina, la società ufficializza una nuova collaborazione con l’Atalanta. Maglia ideata in collaborazione con L’A, una start up creata da Antonio Fruci che racconta le identità e le tradizioni della città dell’Aquila, della sua comunità e del suo territorio attraverso merchandising e progetti di marketing territoriale. Come prima divisa era prevista una tradizionale maglia completamente rossa senza scollo, abbinata a pantaloncini bianchi e calzettoni rossi. L’agonismo, quello sì, è di prima qualità, anche se la partita è molto corretta. Ecco allora che il 5 diventa 5.98 (con i centesimi scritti in caratteri molto piccoli) e che lo spazio designato al nome del giocatore venga utilizzato per scriverci Shampoo Palmolive. Dopo il riposo, con Castagne al posto di Hateboer, la spinta dell’Atalanta diventa costante e per 45′ minuti più recupero lo stadio si conferma semplicemente elettrico.
È possibile trovare maggiori informazioni su maglie calcio basso prezzo sulla nostra homepage.