high rise building in mexico at sunset Nelle successive cinque stagioni in maglia verdiblanca Joaquín colleziona 180 presenze, segnando 29 reti e distribuendo 50 assist. Nella Serie A 1958-1959 stabilì con la Fiorentina , il record di marcature per un campionato a diciotto squadre , 95 reti segnate in 34 gare. Il 25 marzo 2012, quasi a distanza di tre anni dal suo primo gol in Serie A, segna il suo secondo centro in campionato grazie a un colpo di testa da calcio piazzato battuto da Cristian Daniel Ledesma, consentendo alla Lazio di vincere la partita per 1-0 contro il Cagliari. Ha un’ottima tecnica e visione di gioco, così come il tiro anche dalla lunga distanza. Dalla stagione successiva approda in prima squadra, conquistando subito un posto da titolare fisso e dando il suo contributo costante (38 presenze e 3 reti) per la promozione in Primera División. Nel 1959-60 nelle file della Triestina segna 4 reti nel corso della prima edizione della Coppa delle Alpi, vinta dall’Italia. Dopo il trionfo conseguito in UEFA Champions League, Florentino Pérez decide di confermare Zidane alla guida delle merengues. Esordisce in prima squadra nella stagione 1988-1989 sotto la guida di Johan Cruijff. Nella fase a gironi il Real Madrid, detentore del trofeo e inserito in prima fascia, pesca i tedeschi del Borussia Dortmund, i portoghesi dello Sporting Lisbona e i polacchi del Legia Varsavia.

Coppa dei Campioni-Coppa Intercontinentale nel 1998. Un suo gol decise le sorti della finale della UEFA Champions League 1997-1998 tra Real Madrid e Juventus, partita terminata 1-0 per i Blancos, che ritornarono dopo più di trent’anni a vincere il massimo trofeo europeo. In campo europeo totalizza 6 presenze in Champions League e 9 in Coppa UEFA. Non rientrando nei piani del tecnico Louis van Gaal, alla fine della stagione 1997-1998, dopo un altro campionato vinto, lascia il Barcellona dopo essere sceso in campo in totale per 421 volte con il club, risultando tra i più presenti in maglia blaugrana. Con la nazionale spagnola esordisce il 14 novembre 1990, in una partita persa per 3-2 in casa della Cecoslovacchia e valida per le qualificazioni al campionato d’Europa 1992. Partecipa a un’edizione della Coppa del mondo (Francia 1998) e a un’edizione del campionato d’Europa (1996). A Euro ’96 segna nella partita vinta per 2-1 il 18 giugno contro la Romania, andando in rete all’84º minuto e aiutando i suoi a qualificarsi ai quarti di finale. Il campionato vide i viola avanzare con buona continuità, con un periodo di flessione a metà stagione, ottenendo alcune importanti vittorie come il 6-1 al Padova di Nereo Rocco e il 2-1 in casa con la Juventus, vincitrice del campionato; grazie a una buona difesa, la squadra si piazzò nuovamente al secondo posto, a 8 punti dai bianconeri.

È stato convocato anche per il campionato europeo del 2004 e per il campionato del mondo del 2006, pur se utilizzato con poca continuità. Nella ripresa il Barça trova il pareggio con Bartra, ma nel finale Bale fissa il risultato sul 2-1: è il diciannovesimo trionfo per i madrileni nella competizione. Sempre nel 1988 Borgonovo viene chiamato in Nazionale, con cui esordisce il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca. Non gioca la finale di Coppa dei Campioni del 1992 vinta contro la Sampdoria dopo i tempi supplementari a causa della squalifica rimediata all’ultima giornata della fase a gironi, contro il Benfica. In Catalogna vince 5 campionati spagnoli, una Coppa dei Campioni nel 1991-1992, 2 Coppe delle Coppe, una Supercoppa europea, una Coppa del Re, 4 Supercoppe di Spagna. Nella Coppa delle Fiere, i gigliati vennero eliminati nei sedicesimi di finale, battuti allo Spartak Brno dopo aver superato la Stella Rossa di Belgrado.

2 presenze nei play-off. È il più anziano marcatore della storia dell’Europa League e il calciatore con più presenze nella Liga (622) al pari di Andoni Zubizarreta. Guillermo Amor Martínez (Benidorm, 4 dicembre 1967) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista. Nato a Benidorm, in provincia di Alicante, nella Comunità Valenciana, è un prodotto del vivaio del Barcellona. I dettagli dorati caratterizzavano anche la maglia della stagione 2011-12, la seconda con Mourinho in panchina, culminata con la vittoria della Liga davanti al fenomenale Barcellona di Guardiola. ». E aggiunge: «Per noi è una grande vittoria ottenuta contro giocatori molto forti. Joaquín ha debuttato con la nazionale spagnola il 13 febbraio 2002, a Barcellona, in un’amichevole contro il Portogallo. Ricopre il ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali e sportive del Barcellona, club in cui ha militato per 10 anni, totalizzando 421 presenze (decimo calciatore più presente nella storia del club catalano).