L’esordio arriva 4 giorni dopo nella sconfitta avvenuta per 1-0 contro il Pisa che costerà la panchina al tecnico Benny Carbone, sotto la gestione del mister Gautieri viene relegato spesso tra panchina e tribuna collezionando in 7 partite solo 93 minuti tutti da subentrato, con il nuovo cambio di allenatore sotto la gestione Liverani diviene un punto fermo della difesa riuscendo a trovare anche la via della rete il 17 aprile griffando all’87’ minuto il definitivo 1-1 contro la Virtus Entella. Per la stagione 1959-1960, la panchina dei gigliati venne affidata a Luis Carniglia, mentre la rosa rimase pressoché invariata, con il solo inserimento di Sergio Castelletti, non riuscirono però a confermare la vena realizzativa dell’anno precedente, fermandosi a 68 reti, con Hamrin nuovamente capocannoniere della squadra con 26 gol, registrando comunque una buona difesa. La stagione 1966-1967 non fu caratterizzata da grandi interventi sul mercato, con il solo innesto di Salvatore Esposito in rosa. Nella sua prima stagione alla guida della società, Baglini continuò la campagna di ringiovanimento della rosa con Giancarlo De Sisti, Claudio Merlo e Luciano Chiarugi, per garantire il risanamento economico. Nella serie cadetta il livornese, dopo l’esonero di Faccenda, ritrova il suo ex allenatore alla SPAL Luigi Ferrero e Claudio Azzali, ex compagno sempre a Ferrara.

Si chiuse così, a soli 28 anni, la sua carriera, comprendente 162 presenze e 72 reti in Serie A, tutte in maglia viola, per 184 presenze e 79 reti complessive. 27 presenze tra campionato e coppa nazionale fino ad aprile, quando è di nuovo il ginocchio a infortunarsi. Il 31 agosto 2012, dopo aver giocato due partite in maglia viola tra campionato e coppa nazionale, viene acquistato dal Manchester City per 16 milioni di euro più il cartellino del difensore Stefan Savić. Il cammino gigliato in Coppa Italia fu più positivo, superando la Salernitana agli ottavi e il Brescia ai quarti, battendo il Milan in semifinale; nelle due finali, la squadra viola incontrò il Parma, vincendo in trasferta il 24 maggio 2001 per 1-0 con rete di Paolo Vanoli e pareggiando in casa il 13 giugno per 1-1, con Nuno Gomes che rispose a Savo Milošević. Intanto il 6 ottobre segna il suo primo gol in UEFA Conference League, firmando il gol del definitivo 3-0 in casa degli Heart of Midlothian.

La prima partita da titolare è il 19 novembre 2011 contro il Milan, mentre la sua prima rete l’ha messa a segno il 4 marzo 2012, gol del 2-0 in casa contro il Cesena. 13 novembre 2020 in occasione dell’incontro di Copa Diego Armando Maradona perso 4-2 contro il Banfield. Serie B contribuisce nella stagione 1954-55, raggiunge il culmine della carriera nella Fiorentina, con cui esordisce in Serie A il 18 novembre 1956 contro la Roma. Quella Fiorentina, con Montuori centravanti, vinse anche la Coppa Grasshoppers del 1957, la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia 1960-1961. Perse invece le finali di Coppa Italia nel 1958 e nel 1959-1960 e di Coppa dei Campioni, arrendendosi soltanto al Real Madrid di Di Stefano e Puskas nel 1956-1957, allo stadio Santiago Bernabéu. Dal 1905 al 1908 il Real vincerà ben 4 Coppe del Re consecutive. Il motivo è organizzativo: la Juventus sarà formalmente la squadra di casa, il Real ospite. Quando ormai sembra che l’incontro stia scorrendo verso i tempi supplementari, l’arbitro inglese Michael Oliver assegna un discusso calcio di rigore ai padroni di casa, per un intervento del difensore Mehdi Benatia su Lucas Vázquez.

Il suo ruolo principale è difensore centrale di una difesa a 4 o centrale destro in una difesa a 3, ma si adatta anche a giocare terzino destro. Miguel Ángel Montuori (Rosario, 24 settembre 1930 – Firenze, 4 giugno 1998) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano, di ruolo attaccante. Fu chiamato in Italia, nell’estate del 1955, dal presidente della Fiorentina Enrico Befani, che aveva dato ascolto ad un suggerimento di un religioso italiano, padre Volpi, di stanza in Cile. Nacque nella città argentina di Rosario da padre di origini napoletane e madre afro-argentina. Chiude la sua esperienza in Argentina con 74 presenze e 6 gol in quattro stagioni con la maglia del Rosario. Conclude l’esperienza cagliaritana con un bottino di 9 presenze non riuscendo ad evitare la retrocessione, in Serie B, della squadra. Arrivato in Italia tra le giovanili della Sampdoria, approda in seguito nella squadra Primavera del Pescara, società che lo fa esordire, in Serie B, il 13 maggio 2006 nel corso della sconfitta esterna, per 3-0, contro il Catania.

Per ulteriori informazioni su maglia calcio real madrid gentilmente visitate il nostro sito.