L’origine del club catalano risale alla fine del XIX secolo, quando l’imprenditore svizzero nell’ottobre 1899 inserisce un annuncio su Los Deportes per trovare giocatori interessati a formare una squadra di calcio. Tre big in cima, ma la più sfortunata lotta per la salvezza! Perchè la Juventus avrebbe dovuto vincere per tre a uno o addirittura per quattro a uno: soltanto in questo caso avremmo potuto gonfiare il petto, giustamente fieri di un modulo di gioco ispirato alla tattica più redditizia del mondo. La maglia più economica è invece realizzata da Joomia, che ha tre rappresentanti, Granada, Espanyol e Getafe nelle prime quattro posizioni relative alle maglie più economiche del massimo campionato spagnolo. E’ il momento dei classici sopralluoghi sul campo per i 22, divisi nelle rispettive metà campo. Nel 2018 invece, barcellona maglia 2024 è stato respinta dall’assemblea dei soci del Barça una proposta di restyling dello stemma che prevedeva la totale eliminazione dell’acronimo del club.

symbol der krise beziehungen zwischen ländern. blockbohlen-holz mit den flaggen von spanien und katalonien - numeri di maglia barcellona 2017 stock-fotos und bilder La seconda, invece, ipotizza che sarebbe stata la madre di uno dei calciatori, la signora Comamala, a realizzare per la squadra le divise da gioco con gli unici colori della stoffa che aveva a disposizione. Nella storia del Barcellona ci sono state molte divise da gioco, indossate da diversi giocatori, che hanno lasciato il segno nel cuore dei suoi tifosi. Oltre alle sezioni menzionate, nel corso della sua storia il Barcellona ha visto competere proprie formazioni in altre otto discipline sportive. Nel 2013 più di una volta quando veniva ad allenarsi aveva la maglia di Messi e vederlo al fianco del più grande del mondo ci ha emozionato fino alle lacrime. Nel corso degli anni la divisa da gioco del Futbol Club Barcelona è rimasta sempre fedele ai suoi colori adottati, sebbene alcune caratteristiche sono state di volta in volta modificate cambiando continuamente il suo look, tanto è vero che la maglia possiamo ricordarla con due tonalità cromatiche piene o rese in sfumature attraverso l’orientamento orizzontale oppure verticale di diverse dimensioni delle sue strisce. La risposta fu immediata e l’idea riscontrò un’enorme successo, talmente grande che nella prima riunione avvenuta il 29 novembre 1899 presso il Gimnasio Solé, Gamper ed altri undici uomini conosciuti come i “12 apostoli”, fondarono un club calcistico che porterà il nome e indosserà lo stemma della città catalana: il Futbol Club Barcelona.

Ma prima dell’Universitario, i primi calci al pallone del classe 2001 sono stati in un campetto a 7, quello del Baby Fútbol Sarmiento. Tutti questi trionfi in serie mettono sotto i riflettori il talento argentino: nel 2001 Roman viene eletto da un giornale uruguayano miglior giocatore del continente e vince il Calciatore sudamericano dell’anno, succedendo a Romário nell’albo d’oro del prestigioso trofeo. Alla fine di quella stagione il giornale sportivo spagnolo Marca gli conferì il premio di Giocatore più artistico. La stagione 1980-81 fu duramente segnata dal rapimento della stella del Barça, l’attaccante spagnolo Quini, il miglior giocatore iberico della epoca. A dimostrazione della sua identificazione con la città di appartenenza, il club nel 1899 debuttò con lo stemma araldico del capoluogo catalano: uno scudo a losanga diviso in quattro settori dalla croce di San Giorgio (patrono cittadino) e dalla palatura con i colori giallo e rosso in riferimento alla bandiera della Catalogna, ornato superiormente dalla Corona d’Aragona e dal pipistrello di Re Giacomo, circondato da due rami, uno di un albero di alloro e l’altro di una palma. La modifica di maggiore entità venne implementata nel 1941, durante il regime di Francisco Franco, fu imposto al club di “ispanizzare” la propria identità: la palatura dai colori giallo e rosso, nell’angolo in alto a destra, venne resa meno fitta in modo da attenuare il significato di simbolo catalano e le iniziali del club furono cambiate in C.F.B.

Nel corso degli anni ha subìto poche e piccole modifiche di natura estetica nella sua evoluzione stilistica, atte semplicemente ad ammodernarne ed attualizzarne le forme dello scudo, terza maglia barcellona 2023 nonostante continui ad essere una delle entità più antiche della Spagna oltre a rimanere una piccola gemma tra i loghi del mondo sportivo che non passa inosservato agli occhi di tutti gli appassionati di calcio. Riuscì a integrarsi perfettamente in poco tempo e continuò a coltivare la sua passione per lo sport, diventando editorialista presso la redazione del quotidiano sportivo locale Los Deportes, diretto da Narciso Masferrer, ubicata nello stesso edificio della famosa palestra Gimnasio Solé, luogo in cui sono nate una moltitudine di iniziative nel settore dello sport e le entità sportive più importanti della città di Barcellona. Nel 1898 si recò a Barcellona dove viveva suo zio e rimase talmente affascinato da questa città che decise di stabilirsi. L’effetto pennello fa riferimento all’arte e alla creatività della città di Parigi. Un anno dopo ottenne il permesso di ritornare nella città catalana a patto che non avesse più ruoli all’interno del club. Costituito da uno scudo in oro dalla forma curvilinea e insolita, diviso all’interno dalla croce di San Giorgio posizionata nell’angolo in alto a sinistra e dalla bandiera della Catalogna a destra; inferiormente appare invece una palatura con i colori della squadra e il disegno di un pallone che indica la sezione calcistica.