Naturalmente, ogni bambino tifoso di calcio sogna di indossare la stessa maglia dei suoi idoli! La maglia indossata dalla Ferragni nel suo post di qualche tempo fa era la maglia home della stessa stagione. La leggenda vuole che i colori del Boca Juniors siano stati scelti in base alla prima nave arrivata nel porto di La Boca. Gli Stati Uniti sono stati i primi a lanciare la moda “jersey”, più specificatamente rispetto alle canotte da basket, alle maglie da football o alle giacche da baseball, ma abbiamo ora esempi di VIPs (come si chiamavano una volta, così restiamo in tema vintage) come Kim Kardashian che indossa una maglia della Roma. Il primo kit del Borussia Dortmund di PUMA ha tutte le possibilità di andare oltre gli stadi di calcio e di entrare nel trend blokecore della moda urbana. 2022-2023 è subentrata Puma. L’anno seguente l’Inter stipulò un contratto con la Ditron S.p.A. sulla base di 250 milioni, consentendo all’azienda di far comparire un proprio marchio, Inno-Hit, sulle tute dei giocatori – i quali cominciarono a far riscaldamento pre-partita non più nella palestra interna dello stadio, ma direttamente in campo – e dei raccattapalle, sui tagliandi d’ingresso allo stadio, sugli abbonamenti, sui poste ecc.», cfr.
Fiat, con la costituzione di un ‘Gruppo Torino’ in seno al dopolavoro stesso», cfr. Torino e il Dopolavoro Aziendale della grande ditta torinese, un accordo in virtù del quale i giuocatori granata sono entrati a far parte del G.S. Se lo stile Bloke Core diventerà un pilastro delle nostre bevute estive come la maglia di Kobe lo vedremo già dalla prossima estate, per il momento noi di eyeson accendiamo i riflettori su un altro grande tema di abbigliamento che vale la pena tenere d’occhio! I portieri talvolta possono anche indossare protezioni per evitare l’abbagliamento dal sole o dei riflettori. Pensato per essere indossato dalla Prima Squadra Femminile e Maschile, il nuovo kit celebra il centenario dello storico stadio “Ennio Tardini”, simbolo della tradizione gialloblu, e, ancor di più, si fa portavoce di un messaggio forte e chiaro: il calcio può essere uno strumento di cambiamento, capace di accendere i riflettori su tematiche sociali di grande importanza. Questo breve excursus per dire che fino ad un paio d’anni fa, le maglie da calcio erano esclusivamente riservate ai tifosi da stadio (o da divano) e ai propri beniamini in campo. Ecco perché alcuni giocatori sono diventati dei veri e propri modelli!
La Dinamo Mosca, squadra che ha girato l’Europa occidentale nel 1945, ha attirato quasi più commenti per i pantaloncini lunghi e larghi dei giocatori che per la qualità del loro calcio. Nel caso del Venezia è stata creata una maglia in cui tutti i punti si allineano perfettamente dando vita ad un capo incredibilmente elegante sia visto sul campo da calcio sia indossato in un contesto extra sportivo. Così il club nerazzurro ha presentato la seconda maglia sul proprio sito ufficiale. ATALANTA (terza maglia) – ufficiale – Svelata la nuova terza maglia dell’Atalanta. MILAN (seconda maglia) – ufficiale – Il kit è stato svelato durante l’amichevole che il Milan ha giocato contro il Manchester City. Questo marchio tecnologico è stato la chiave per la prima partita di calcio trasmessa in televisione nei Paesi Bassi anni dopo: PSV Eindhoven contro E.V.V. Grande appassionato di calcio (e di Inter) collezionava maglie – before it was mainstream – e ha deciso di intraprendere questa avventura con altri suoi amici perché il trend si stava ingrandendo ed era anche un modo carino per vedere maglie che magari sarebbero rimaste solo nei sogni e nelle immagini di Vinted (per dirne una).
La maglia a quarti progettata dalla Hummel per la nazionale danese per la Coppa del Mondo del 1986 ha suscitato grande scalpore tra i media, ma la preoccupazione è stata sollevata dalla FIFA per la sua comparsa in televisione. A 40 anni dallo scudetto della stagione 1984/85,, l’elemento centrale di ispirazione del kit è la Coppa del Verona Campione: la maglia è bianca, con le venature del marmo che partono dal basso e si sviluppano lungo tutta la maglia nella parte anteriore, mentre in quella posteriore arrivano all’altezza del numero. Con l’avvento delle competizioni internazionali come la Coppa dei Campioni, lo stile dell’Europa meridionale si diffuse verso il resto del continente e per la fine del decennio le camicie pesanti e le scarpe del pre-guerra erano caduti completamente in disuso. Dal 1996 competizioni come la Premier League, la Serie A o la Champions League richiedono ai giocatori di indossare delle toppe sulla manica destra raffiguranti il logo della competizione.