Pertanto, venne indossata durante i due campionati mondiali del 1934 e 1938, e durante il torneo olimpico di calcio del 1936, tutti e tre vinti dalla nazionale italiana; nel campionato del mondo 1934, disputato in Italia, venne utilizzata in tutti e cinque gli incontri disputati (contro gli Stati Uniti, nella doppia sfida con la Spagna, contro l’Austria e in finale a Roma con la Cecoslovacchia); al campionato del mondo 1938, svolto in Francia, venne indossata in tre occasioni su quattro incontri giocati (contro Norvegia, Brasile e nella finale di Parigi contro l’Ungheria); ai Giochi Olimpici di Berlino 1936, in tre gare su quattro (contro Stati Uniti, Norvegia e in finale per l’oro contro l’Austria). Secondo il professore Nicola Ludwig e Gianbruno Guerrerio, il calcio non è solo un concentrato di emozioni ma risponde alle leggi naturali studiate dalla fisica e dalla matematica. Ad entrambi, la tifoseria siracusana impose alla società azzurra di farli rimuovere dalle maglie, in quanto il primo raffigurava l’immagine dell’Etna stilizzata, il secondo per i colori rossoazzurri che ricoprivano logo della Sicilia. Nella parte posteriore, oltre al nominativo ed al numero, compare per la prima volta un secondo sponsor Muracel nella parte bassa. Il 20 luglio 1939, durante l’amichevole contro la Finlandia a Helsinki, per la prima volta, la nazionale italiana portò i numeri sulle maglie, che erano neri su un quadrato bianco cucito sul dorso delle maglie.

Questa divisa, composta dalla maglia azzurra con scollo a “V”, da pantaloncini bianchi e dai calzettoni neri con striscia orizzontale azzurra, accompagnò la nazionale fino all’interruzione dell’attività nel 1943, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Cosi nell’anno dei 2.750 anni dalla fondazione di Siracusa, viene esibito alla tradizionale maglia azzurra, la sagoma in bianco del volto della Dea Aretusa, personaggio rappresentativo di Siracusa della Mitologia greca. Durante la serata di presentazione delle maglie da gioco, avvenuta in piazza Santa Lucia l’8 agosto 2017, cosi come la prima maglia che ha dei forti richiami alla storia di Siracusa, le hanno anche le rispettive seconde e terze maglie. La casacca degli aretusei presenta per la prima volta una sostanziale novità, ovvero il colore azzurro della maglia, viene contrapposto da una striscia in verticale e orizzontale di colore bianco. Nella gara inaugurale di Coppa Italia stagione 2017-2018, il Siracusa scende in campo con la nuova maglia, maglie belle calcio prodotta dallo sponsor tecnico Max. Rimane per tutto il resto della stagione 2020-2021 portando il Fasano alla salvezza. Non tutto però fila regolarmente. Il primo simbolo, su una casacca aretusea fa il suo esordio nella metà degli anni venti (presumibilmente nel 1925). Rappresentato da un’intersezione di lettere, è riconducibile al nome della squadra dell’epoca (CSTG Circolo Sportivo Tommaso Gargallo).

Pur tuttavia, negli anni trenta (esattamente nel 1931) fece il suo esordio un primo inno, quando ancora gli azzurri giocavano le partite interne al Littorio. Cate andò avanti e gli parlò. Mentre la seconda maglia al classico bianco presenta dei richiami in azzurro, il quale formano la scritta davanti 19 e dietro 24 a richiamare la data di fondazione del club 1924, la terza presenta un ulteriore richiamo nostalgico tra gli appassionati sostenitori aretusei di una certa età. L’inno ufficiale del Siracusa è Azzurro, cantato da Adriano Celentano, che da circa un trentennio accompagna l’ingresso in campo delle squadre nelle gare casalinghe. Giancarlo Caia; Angelo Caia; Carlo Fontanelli; Alessio Messina; Paolo Scatà, Almanacco azzurro, Empoli, Geo Edizioni, 2011, p. Dal 2007, con l’inizio della presidenza di Giancarlo Abete è diventato vice-presidente della Federcalcio. Nella stagione 2019-2020 gli azzurri, ripartiti dal campionato di Promozione, dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie C, continua il rapporto di collaborazione con lo sponsor tecnico Max, utilizzando una classica casacca azzurra con pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. La prima di queste, in collaborazione con lo sponsor tecnico Macron, coinvolge i supporters ravennati nella scelta della terza maglia per la prossima stagione. Nel terzo incontro ufficiale invece, il 6 gennaio 1911, comparve per la prima volta l’azzurro.

Nelle maglie ad apparire come sponsor ufficiale è il Grand Hotel Villa Politi della famiglia Carpanzano, da sempre vicina ai colori azzurri, che decide di esserlo ancor di più nel campionato di Promozione. Nel campionato di Serie C 2018-2019 vi è un ritorno ai colori classici che hanno fatto la storia del Siracusa Calcio, ovvero maglia azzurra, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. Tuttavia lo scudetto maggiormente rappresentativo del sodalizio, presente fin dagli anni novanta, è rimasto in possesso del duo Salvoldi-Mauceri, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’US Siracusa. Insomma, la bandiera Chiapino e l’amico e factotum Mario Navarra (diventato ds dopo il passaggio in panchina di Chiapino con Delli Santi) sono finiti ai saluti dopo essere stati già riconfermati – questo emerge dalle ricostruzioni – nel proprio ruolo dal presidente Gianni Corrarati. I calzettoni infine sono azzurri dal 1960, poiché in precedenza erano neri. Nel campionato regionale di Eccellenza stagione 2001-2002, il Siracusa presenta una maglia azzurra dal richiamo antico, con una accentuata aderenza al corpo, dove alle estremità si notano una striscia bianca e con al centro il marchio dello sponsor tecnico Legea ed al centro lo sponsor ufficiale Helios Hotels, i pantaloncini ed i calzettoni sono bianchi. Nella stagione 2023-2024 il Siracusa indossa inizialmente tramite lo sponsor tecnico Ready una casacca azzurra con richiamo del mare, confermando sullo sfondo il leone.

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