Dalla stagione 1927-1928 la Fiorentina giocò con le maglie a strisce biancorosse, parallelamente a quelle inquartate, regalategli dalla Colligiana, memore della fratellanza guelfa tra Colle di Val d’Elsa e Firenze. La Coppa Italia 1965-1966 vide i gigliati vincere il trofeo, battendo il Genoa al primo turno, il Palermo al secondo, il Catania agli ottavi e il Milan ai quarti; in semifinale i viola di Chiappella vinsero contro l’Inter, mentre nella finale di Roma del 19 maggio 1966 la Fiorentina superò il Catanzaro per 2-1, con reti di Kurt Hamrin e Giuseppe Marchioro nei 90 minuti, mentre Mario Bertini segnò il rigore decisivo nei tempi supplementari. La prima sede negli anni del calcio pionieristico, che videro il Milan contrastare l’egemonia del Genoa e conquistare tre campionati nazionali, si trovava invece presso la Fiaschetteria Toscana, in via Berchet, a due passi dal Duomo. Nel 1966-67 i merengues uscirono sconfitti dal doppio scontro Intercontinentale con il Peñarol, venendo sconfitti due volte per 2-0. Anche in Coppa dei Campioni il Madrid uscì sconfitto (ai quarti contro l’Inter). Era successo già lo scorso anno, quando in entrambi i quarti di finale col Real Madrid fu tenuto a secco. La corsa dei viola nella coppa nazionale si fermò ai quarti di finale, eliminata dal Bari, dopo aver superato il primo girone e il Cesena agli ottavi.
In Coppa delle Coppe i gigliati ebbero un buon cammino, superando il Gloria Bistriţa al primo turno, lo Sparta Praga agli ottavi e il Benfica ai quarti, venendo battuti in semifinale dal Barcellona. In questa stagione i madrileni riuscirono a vincere entrambi gli scontri con il Barcellona, per 2-0 e 3-2. Il club realizzò il double con la Coppa del Re, vinta in finale con gli “amici” del Castilla per 6-1. Il match clou della competizione fu la semifinale con i cugini dell’Atlético, sconfitti ai tiri di rigore dopo due pareggi tra andata e ritorno (0-0 e 1-1). La finale fu definita in Spagna “il trionfo del madridismo”. PSV, entrando in semifinale. A fine stagione il Real raggiunge l’atto conclusivo della Coppa del Re, ma nella finale del 17 maggio 2013, un derby contro l’Atlético Madrid, esce sconfitta dal campo per 1-2 ai supplementari. Il nuovo tecnico esordisce perdendo la partita di Supercoppa europea, disputatasi alla A. Le Coq Arena di Tallinn il 15 agosto 2018, contro l’Atlético Madrid per 4-2 dopo i tempi supplementari: il Real subisce due gol dopo essersi portato in vantaggio per 2-1 e aver chiuso sul 2-2 i 90 minuti. Il 22 ottobre realizza la sua prima rete europea con la maglia del Napoli, aprendo le marcature della partita di Champions League vinta 1-2 in casa del Olympique Marsiglia.
Il 18 dicembre 2016, allo Stadio internazionale di Yokohama, i blancos si aggiudicano per la seconda volta la Coppa del mondo per club, che si aggiunge al titolo conseguito due anni prima e alle altre tre precedenti Coppe Intercontinentali: si tratta, dunque, del quinto titolo mondiale per i madrileni. Nonostante le assenze, sono i madrileni ad aprile le marcature con Asensio, prima di subire il sorpasso degli andalusi, che dapprima pareggiano con il trequartista italo-argentino Franco Vázquez prima dell’intervallo e poi, a metà ripresa, passano in vantaggio con l’ala ucraina Konopljanka. Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. «Le storie di me che indosso un cappellaccio da pescatore per andare a giocare con gli immigrati sono vere, anche se l’ho fatto soltanto poche volte». Anche questo è un record per l’Atalanta che, grazie alla conquista dell’Europa League, è riuscita a realizzare un utile netto di 9.837.387 di euro., poco meno di 6 milioni di euro in più rispetto al bilancio dell’annata 2022/23 mentre l’utile complessivo dei nove bilanci supera i 189 milioni di euro.
Questo avanzato sistema assicura una gestione ottimale dell’umidità corporea, mantenendoti asciutto e fresco anche durante le sfide più intense sul campo. 60 milioni di euro più 5 di bonus (il 30% dell’incasso andrà al Benfica, grazie ai precedenti accordi tra le due società). Due minuti dopo rosso per Avila e ospiti con un uomo in meno per oltre un tempo. Si chiuse così, a soli 28 anni, la sua carriera, comprendente 162 presenze e 72 reti in Serie A, tutte in maglia viola, per 184 presenze e 79 reti complessive. Serie B · Serie C1 · Serie B · Serie C e D · Pro Patria · Pro Vercelli · Pro Sesto · Ravenna · 35 partite su 36. L’8 maggio, alla terzultima giornata, i blancos già campioni batterono per 4-1 il Barcellona al Bernabéu. Nonostante i copiosi investimenti, effettuati per contrastare lo strapotere del Barcellona e per cercare di conquistare la decima coppa dei campioni nella finale in programma al Bernabéu, il Real Madrid non è riuscito a conquistare alcun trofeo. Coppe Coppa Italia · La stagione 2001-2002 iniziò il 19 agosto, quando i viola vennero sconfitti 0-3 dalla Roma nella finale di Supercoppa italiana 2001 con reti di Candela, Montella e Totti.