2001 La FIGC ancora non contemplava la presenza di un logo diverso da quello del fornitore sui capi tecnici dei calciatori, nuova maglia barcellona 2024 così come la stessa Lega aveva respinto in estate l’ingresso della pubblicità sopra le mute da calcio italiane. Il 12 agosto 2010 Riquelme firma un nuovo contratto che lo lega con il club argentino per altri quattro anni, dopo una lunga trattativa. Nel 1972 fece la sua comparsa un nuovo logotipo, imperniato sulla raffigurazione in rosso della Tour Eiffel, delineata da profili bianchi, con al di sotto la culla regale di Saint-Germain-en-Laye (allegoria della nascita di re Luigi XIV di Francia, noto anche con la denominazione di Roi Soleil – Re Sole). Rimane invece dibattuto il motivo per cui Gamper avesse scelto tali colori: l’ipotesi prevalente nel corso del tempo afferma che vi fu una semplice trasposizione delle tinte istituzionali del Basilea (squadra in cui il fondatore aveva giocato prima di approdare al Barcellona); nondimeno è stato ipotizzato anche che i colori fossero stati mutuati dallo stemma del Canton Ticino, regione natale di Gamper. Questo motto era stato utilizzato in precedenza dal club e risale al periodo in cui la squadra era conosciuta come Association Sportive de Monaco.

Vinothek & Weinbar Weinkontraste Venne inoltre concesso al fornitore tecnico di apparire in una delle nuove diverse forme: sulla maglia può apparire come una striscia di larghezza non superiore a 10 cm sul fondo della manica (sinistra e destra) o lungo la cucitura esterna di ciascuna manica o lungo la cucitura esterna della maglia (dal giromanica al fondo della maglia); sui pantaloncini come una striscia di larghezza non superiore a 10 cm sull’orlo inferiore (gamba sinistra e destra) o lungo la cucitura esterna (gamba sinistra e destra); sui calzettoni come una striscia di larghezza non superiore a 5 cm sul bordo superiore di ciascun calzettone o sulla parte superiore della caviglia. MILAN (prima maglia) – ufficiale – Balza subito all’occhio il ritorno alla tradizione. A seguito della rifondazione societaria del 2018, il neonato Lanerossi Vicenza Virtus ha infine riadottato la “R” come proprio stemma ufficiale. L’emblema originale della società parigina presentava un pallone da calcio azzurro con struttura a pentagoni ed esagoni, con una “toppa” bianca contenente una nave rossa (mutuata dallo stemma civico di Parigi), il tutto sovrastante la ragione sociale a caratteri stampatelli rossi.

Il primo presidente della società monegasca, sin da prima dello status, fu Martin Robin, uno dei suoi fondatori. Perché vincendo i catalani diventerebbero la prima squadra nella storia del calcio europeo a realizzare per due volte il ‘triplete’. Complessivamente il club si è aggiudicato 99 trofei ufficiali, 77 nazionali e 22 internazionali, che la rendono la seconda squadra più vincente in Spagna dietro il Real Madrid (105); e una delle più blasonate al mondo. 1997-1998 – Campione di Spagna (15º titolo). Spazio dunque a Barzagli, favorito su Ogbonna, che ha dato ad Allegri le garanzie giuste e ha smaltito gli ultimi problemi fisici di una stagione travagliatissima: il campione del mondo farà coppia con Bonucci al centro della difesa, con Lichtsteiner ed Evra sulle corsie. Nella stagione 2003-04 vengono tolte le righe rosse nei pantaloncini, rimasti bianchi. La componente fisica, che si evolverà gradualmente nei decenni successivi, avrà un grande impatto sulla scelta della vestibilità delle maglie da gioco. Ciò nonostante, secondo la maggior parte degli storici e dei sociologi, nell’aderire al Barça la grande massa sociale del club non ha obbedito a motivi di natura esclusivamente sportiva, ma soprattutto al carattere rappresentativo che, per molti appassionati, il club possiede su un piano sociale e politico.

‘Mes que un club’ è invece il classico motto della torcida catalana che colorerà di rosso e di blu parte dell’OlympiaStadion di Berlino. Allineato insieme ad altri cinque club alla Football Associació de Catalunya, in polemica con la Federació Catalana de Futbol. Quel giorno il cantante e leader Bono è salito sul palco del Stadio nazionale del Cile insieme al resto dei membri indossando la maglia numero 11 di Marcelo Salas, dove nello stesso momento sono stati mostrati su uno schermo televisivo gigante i gol di Salas per il Cile contro l’Inghilterra allo stadio di Wembley. Per il resto ampiamente confermato lo schieramento che ha offerto maggiori garanzie in Europa con Marchisio, Pirlo e Pogba alle spalle di Vidal in posizione di trequartista a supporto di Tevez e Morata. L’ex capitano della Juventus ha espresso fiducia e incoraggiamento postando sui propri account ufficiale anche una foto che lo ritrae con indosso una maglia speciale per celebrare la finale di Berlino. Lo spettacolo della finalissima di Berlino non è solo in campo ma anche nelle Curve e nelle porzioni di stadio riservate ai sostenitori di bianconeri e blaugrana. Che tu preferisca scendere in campo o fare il tifo dagli spalti, le nostre magliette ti offriranno comfort e traspirabilità.